Le operazioni di scrutinio si erano già concluse stamani, poco prima delle dieci.  Dall'esame delle 106.305 schede - delle quali sono risultate valide il 98,6% - si ricava un risultato chiarissimo: quasi un terzo dei votanti (precisamente il 65,1%) ha detto no alla legge approvata nel giugno scorso dal Consiglio provinciale, mentre il 34,9% si è invece espresso per il sì alla nuova legge.

Per quanto riguarda il risultato nei singoli comprensori, a Bolzano il sì ha raggiunto il 14,8% dei voti validi, il no l'85,2%. Nel Burgraviato ha votato sì il 33,9% dei partecipanti, no il 66,1%, in val d'Isarco favorevole alla legge è stato il 39% dei votanti, contrario il 61%. In Pusteria il sì arriva al 33,4%, il no al 66,6%, nel comprensorio Salto-Sciliar il sì al 42,9%, il no al 57,1%, in Oltradige-Bassa Atesina il sì al 32,4%, il no al 67,6%, in Venosta il sì al 40,6%, il no al 59,4%, in alta val d'Isarco il sì al 38,3% e il no al 61,7%. Infine nei comuni ladini il 38% dei voti validi è andato al sì, il 62% al no.

In direzione opposta al trend in provincia di Bolzano si sono espressi gli altoatesini all'estero che hanno votato per corrispondenza: dei voti validi pervenuti a Bolzano, i sì sono stati il 78,5% mentre i no si sono fermati al 21,5%.