Politica | Terzo settore

Scandalo ESF-FSE: ecco chi è in ginocchio

Lo stop alla programmazione crea seri problemi a imprese, cooperative, enti che operano grazie ai fondi europei. Il caso della cooperativa Vetroricerca Glass & Modern.

Oltre allo scandalo politico-amministrativo l'assegnazione dei finanziamenti del Fondo Sociale Europeo in Alto Adige sta mettendo a dura prova la tenuta di alcune esperienze nel cosiddetto “terzo settore”.

È il caso ad esempio di Vetroricerca, cooperativa che opera dal 1997 in via Innsbruck 29 a Bolzano. 
«Tutti i progetti sono bloccati da giugno 2014 – spiega il direttore Alessandro Cuccatoe solo adesso si comincia a vedere qualche possibile soluzione. Le anomalie riscontrate da Bruxelles hanno fatto sì che tutta la programmazione venisse rinviata di due anni». 

Vetroricerca ha 13 soci e ospita 16 studenti per un percorso formativo di un anno e mezzo. Un ciclo scolastico che ha un costo complessivo di 350mila euro. «Negli ultimi 8 mesi – aggiunge Cuccato – siamo riusciti a mantenere le attività solo grazie al lavoro volontario dei docenti e a delle commesse straordinarie che ci hanno permesso di pagare materiali, luce ed altre spese».

Fragile come il vetro, quindi, la situazione finanziaria di Vetroricerca, che ricalca quella di altri enti privati in provincia. «I prossimi bandi probabilmente saranno fra giugno e luglio – sottolinea – quindi vuol dire che abbiamo perso due anni di programmazione». Il che significa continuamente non essere certi della propria esistenza, anche se Vetroricerca ha una particolarità che la rende unica a livello nazionale e la fa dialogare con tante realtà internazionali.

Una soluzione alla fragilità della dipendenza dal Fse potrebbe venire dal locale. «La Provincia – conclude – vuole intraprendere un percorso di riconoscimento per i centri d'eccellenza per le arti in Alto Adige, comprendendo quindi chi lavora con legno, marmo, vetro e nella cinematografia».

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Palaia Renato Mar, 02/10/2015 - 10:43

Per alcune attività riconosciute come estremamente formative quale la Vetroricerca è assurdo che si rischi il blocco per inefficienze burocratiche. Di questo problema deve farsi carico la Provincia, fintanto chè non viene risolta la questione dei finanziamenti del Fondo Sociale Europeo.

Mar, 02/10/2015 - 10:43 Collegamento permanente
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Riccardo Cicolini Mar, 02/10/2015 - 17:23

E non solo Vetro ricerca! Le altre vittime sono: imprese, enti formativi, progettisti, coordinatori, tutor, docenti, fornitori di servizi, ma soprattutto le persone disoccupate o in pericolo occupazionale senza proposte formative utili alla loro sopravvivenza etc etc. Centinaia di persone tra i destinatari delle azioni (chi frequenta i corsi), beneficiari (chi li organizza) professionisti qualificati (quelli che ci lavorano nei corsi) che subiscono drammaticamente questa situazione assurda. La Commissione Provinciale fa bene a capire cosa è successo. E' doveroso. Ma la Provincia dovrebbe avere come priorità assoluta quella di far ripartire il servizio FSE che è strategico per la nostra economia e per la nostra società, supportando le aziende nel loro sviluppo, gli enti formativi accreditati nelle loro proposte formative solitamente rivolte alle fasce deboli della nostra popolazione, gli enti nelle ricerche orientate allo sviluppo territoriale e tutti i cittadini nel proprio percorso di Life Long Learning, strategico per la loro vita professionale e personale.
Altro risvolto di questa vicenda è che oggi, dopo due anni di assenza di bandi, molti collaboratori delle imprese che si occupano di progettazione Fse sono a casa senza un lavoro e senza prospettive. Persone con un bagaglio di esperienze e professionalità che insieme al servizio FSE avevano fatto diventare la nostra Provincia una tra le più ammirate e premiate dalla Commissione Europea.

Mar, 02/10/2015 - 17:23 Collegamento permanente