Diffida e petizione per via della Vigna
“Avendo constatato che il Comune è rimasto sordo alle ripetute esortazioni a difendere il diritto dei cittadini al passaggio ciclopedonale in Via della Vigna, si rende necessaria con nostro rammarico un'azione di diffida che lo richiami ai suoi doveri”. Lo afferma in una nota il Comitato Bolzano città aperta, che per dare ulteriore forza alla propria azione ha deciso di avviare una raccolta firme.
Nei mesi scorsi le reali intenzioni dei proprietari di creare un'enclave residenziale a dispetto delle fuorvianti considerazioni sul carattere agricolo della strada, secondo il comitato “erano apparse subito chiare”, ma le dichiarazioni dell'assessore Fattor e del sindaco Caramaschi avevano fatto pensare a un qualche intervento delle istituzioni. “Non è stato piacevole verificare come il timore di opporsi all'SVP, schierata a protezione degli interessi dei proprietari della strada, abbia paralizzato gli altri partiti della maggioranza”, si legge nella nota.
Secondo gli esponenti del comitato gli strumenti per tutelare l'interesse pubblico esistono. Il primo è l'esproprio, il secondo è la servitù di passaggio. “Mentre l'esproprio richiede un atto decisionale, il processo di riconoscimento della servitù di passaggio è assimilabile a un obbligo da cui il Comune non può esimersi in quanto diritto già acquisito dai cittadini. Queste argomentazioni sono esposte nella lettera di diffida che sarà inviata al Comune con in calce la firma del nostro avvocato tra due settimane”, annuncia il Comitato. Per dare maggiore peso all'atto di diffida il gruppo di cittadini afferma di aver "ritenuto importante chiedere ai cittadini di Bolzano di sottoscriverlo lanciando una petizione che si concluderà martedì 22 febbraio 2022”.