Economia | NZZ critica piano economico di Renzi

Governo Renzi: solo "promesse vuote"?

L'autorevole Neue Zürcher Zeitung rimprovera al Documento di Economia e Finanza (Def) scarsa trasparenza ed alcune importanti carenze. Prima fra tutte la modalità per ridurre la spesa pubblica di 32 miliardi di euro.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

“Mentre il governo sembra occuparsi soltanto di fare buona figura nei media – scrive l'autorevole quotidiano svizzero – il testo del Documento di Economia e Finanza (Def) è stato pubblicato soltanto due giorni dopo la sua approvazione in Parlamento. Chi lo ha letto interamente - poi - è stato più che altro deluso dal suo contenuto".
Qui l'articolo intero della NZZ.

Il testo del Def era stato approvato martedì scorso ma è stato messo a disposizione del pubblico soltanto ieri pomeriggio. "Chi voleva informarsi - così il quotidiano svizzero - era costretto a leggersi il comunicato del ministero, oppure guardarsi i video della conferenza stampa in cui il capo del governo ha lodato la manovra".

Dopo aver esaminato in dettaglio il testo, la Zürcher Zeitung critica sopratutto la mancanza di trasparenza del documento e si chiede se non si tratti soltanto di un “libro dei sogni”. Diverse sono le critiche alle manovre intraprese, sopratutto per quanto riguarda la politica sul PIL e l'indebitamento pubblico.

Altro punto non chiarito, scrive il quotidiano svizzero, è come il governo pensi di raggiungere, entro il 2016, l'obiettivo di ridurre la spesa pubblica di 32 miliardi di euro. L'asta delle auto blu e la riduzione degli stipendi annuali dei dirigenti non saranno affatto sufficienti, dice il giornale, anche se si tratta di manovre ben viste dalla popolazione.

Insomma, secondo la Zürcher Zeitung il governo dovrebbe occuparsi di più dei problemi economici del paese, invece di curarsi soltanto e soprattutto della propria immagine, cercando il consenso dei cittadini.

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Albert Mairhofer Gio, 04/10/2014 - 21:47

L'Italia si salverà solo con opere grandissime, straordinarie, singolari e semplici sfruttando i presupposti naturali: 1. far navigabili i fiumi, legarli con le idrovie europee attraverso il canale transalpino Danubio-Tirol-Adria. L”AlpenKanalTunnel” – AKT - rende possibile due sottopassaggi transalpini, uno sull’acqua, che scorre attraverso il tunnel e uno per la monorotaia sospesa nella volta del tunnel;
2. utilizzare le proprie risorse alternative per diventare meno dipendente da importazioni di energia;
3. introdurre sistemi innovativi come la mobilità elettrica.

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