Cronaca | Referendum

Referendum maglia nera in partecipazione

In Alto Adige non solo non abbiamo raggiunto il quorum, ma abbiamo i dati peggiori del paese e questo dispiace tanto.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
(C) Cgil nazionale
Foto: (C) Cgil nazionale
  • Certo c’è qualche analisi in più da fare, la grande differenza tra Bolzano insieme ad alcuni Comuni più grandi e tutti gli altri dove l’astensionismo è stato altissimo, ad esempio. Evidentemente i temi del lavoro non suscitano l’interesse anche solo per solidarietà, che noi avevamo sperato, fra chi non vive direttamente un problema e chi invece ci fa i conti quotidianamente.

    Ci siamo impegnate e impegnati al massimo per spiegare questi quesiti e perché fosse importante andare a votare e per questo, oltre che ringraziare chi a votare ci è andato, vorremmo ringraziare tutte e tutti coloro che in questa campagna referendaria si sono impegnate e impegnati tanto e a volte anche oltre il massimo.

    Ci siamo stupiti in negativo per la mancata partecipazione al quesito sulla responsabilità in solido rispetto alla sicurezza negli appalti in una Provincia con i nostri dati sui morti legati al lavoro, però la peggiore débâcle è stata quella sulla cittadinanza. Anche se non abbiamo raccolto noi le firme per questo quesito lo abbiamo appoggiato in pieno e convintamente. Siamo una Provincia che si professa europea, che ha bisogno di lavoratrici e lavoratori che vengano anche da lontano e che vuole trattenere i giovani eppure fra i pochi che sono andati a votare il 52% ha detto no a consentire che persone con tutti i requisiti previsti dalla legge ci mettano poi 5 anni ad avere la cittadinanza, come in tanti paesi europei, invece che dieci, perché? Quali paure scatena questo? Cosa cambierebbe in Südtirol per questo? Tanti gli approfondimenti da fare, purtroppo non sono disponibili i dati dell’affluenza per età che sarebbe anche importante analizzare.


    Comunque abbiamo perso non solo perché non abbiamo raggiunto il quorum, ma nella nostra Provincia per come non lo abbiamo raggiunto. Ci rimane di positivo l’aver parlato con tante e tante persone nel cercare di rimettere al centro i temi del lavoro, perché è indiscusso che in Italia un problema grande che riguarda il lavoro c’è, dal salario alla sicurezza, dalla precarietà all’equità e il nostro piccolo Südtirol non fa eccezione.

    Cristina Masera