Politica | L'intervista

“Idee nuove? Piuttosto abbandonare quelle vecchie”

Claudio Corrarati, presidente di Cna, è uno dei nomi in lizza fra quelli che potrebbero sostituire Luigi Spagnolli se la giunta dovesse cadere. Ecco cosa ci ha riferito.

Tempus fugit dicevano i latini, un adagio che male si applica al contesto politico bolzanino attuale, in stand-by prolungato da quando il consiglio comunale ha bocciato l’accordo di programma lo scorso 23 luglio. Fra appelli alla responsabilità e decisioni rimandate la situazione resta invariata: il sindaco Luigi Spagnolli (che è in time-out vacanziero per due settimane) può contare su 21 voti su 45 in consiglio. Rudi Benedikter sembra aver chiuso al momento con la coalizione, mentre i Verdi dovranno decidere se entrare in giunta, optare per l’appoggio esterno oppure trovare posto nelle file dell'opposizione; l’assemblea cittadina però si terrà solo il 31 agosto.
Piccola postilla: la questione delle deleghe non è ancora stata risolta così come non sono state ancora configurate le commissioni consiliari. Da domani, martedì 11 agosto, intanto, i quattro grillini dell’apocalisse (Rieder, Fortini, Pifano e Filippi) metteranno a disposizione dei colleghi, presso la segreteria del consiglio, una mozione di sfiducia riveduta, con la speranza di raccogliere le 12 firme necessarie per presentarla in aula. 

Mentre si cerca di venir fuori dal labirinto è già partito il toto-scommesse su chi dovrà (o dovrebbe) succedere a re Gigi III. Quattro sono i nomi in circolazione - o quantomeno quelli palesati all’opinione pubblica, nulla infatti esclude che ce ne siano altri nascosti nel doppio fondo del cilindro -; uno è quello di Chiara Pasquali, l’architetto - un fiume in piena da quando è uscita dal consiglio - che, a quanto pare, ha messo già a tacere i rumours su una sua possibile candidatura:

 

Gli altri nomi sono quelli di Francesco Palermo, costituzionalista e senatore della Repubblica; Mauro Randi, assessore ed ex-direttore della Caritas italiana e Claudio Corrarati, presidente dell’unione artigiani (Cna) e imprenditore nelle aziende di famiglia: la Boden Service, che si occupa di pavimentazione e la Mc System specializzata in verifiche tecniche e sicurezza.

 

Mi auguro che la giunta Spagnolli resista - tiene subito a precisare Corrarati intervistato da salto.bz -, sono convinto, in quanto rappresentante del settore economico, che l’economia abbia bisogno di una continuità di gestione amministrativa, che 5 anni di governo sereno potrebbero garantire”. Non è esattamente un neofita della politica, l’imprenditore, e non manca di ricordarlo. “Impegnarsi, come faccio, in una associazione di categoria, occuparsi in prima persona degli interessi di molti è già di per sé un atto politico; va detto però che avendo delle aziende da gestire non so quanto mi converrebbe entrare attivamente in politica; è un’ipotesi, per quanto allettante e lusinghiera, che andrebbe ponderata attentamente”. E se riuscisse il “colpo grosso”? La linea della nuova amministrazione, dice Corrarati, dovrebbe essere improntata sull’ascolto delle esigenze dei cittadini ma nello stesso tempo sulla capacità di prendere decisioni - in questo, avverte il rappresentante degli artigiani, la macchina burocratica oggi non aiuta - nell’interesse della collettività pur essendo consapevoli che, inevitabilmente, si lascerà scontento qualcuno. Ed ecco che parte già la fanta-campagna elettorale: “la città ha bisogno di focalizzarsi su quattro temi importanti: le riqualificazioni, la viabilità, i rifiuti e la sicurezza”.

Il presidente del Cna, lo ricordiamo, aveva inoltre confidato fino all’ultimo nell’approvazione della delibera sul progetto Benko: “personalmente poco mi interessava il nome di chi si sarebbe preso l’onere di riqualificare il quadrilatero di via Alto Adige, era piuttosto importante che partisse un cantiere che desse garanzia di lavoro e soprattutto di pagamento alle aziende locali. Quello che comunque è tornato ad essere chiaro, negli ultimi giorni, è la volontà comune di riqualificare l’area in questione, ne è un esempio anche il fatto che la cordata Emozioni Alto Adige si sia ripresentata”. La difficoltà, spiega infatti Corrarati, non è tanto quella di avere idee nuove quanto impegnarsi a uscire da quelle vecchie. “Proposte e metodi innovativi per la città li abbiamo tutti, provare a liberarsi dei soliti schemi e sistemi, quella è la vera sfida”.