Economia | Economia reale

Il peccato originale

Le Acciaierie di Bolzano (Valbruna), prima impresa industriale della provincia.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Anno 2016: le Acciaierie di Bolzano sono la prima impresa industriale della provincia, secondo la classifica pubblicata dalla settimanale economico SWZ. Un bel primato per un’industria nata ottant’anni fa, che ha superato brillantemente le diverse crisi della siderurgia, ma che porta con sé un grave peccato originale: la sua costruzione fu decisa nel 1935 in una riunione a Palazzo Venezia tra Benito Mussolini e la famiglia Falck, con la finalità di italianizzare la nuova provincia “tedesca”, conquistata con la prima guerra mondiale. E in effetti così fu: 3.000 dipendenti trasferiti con famiglie dalle altre regioni italiane. Per questo suo atto di nascita di natura etnica e politica, la fabbrica fu sempre invisa alla popolazione sudtirolese, la quale peraltro era esclusa dalla possibilità di assunzioni. Un “corpo estraneo” nel tessuto economico e sociale e culturale del territorio. Il tempo e l’Autonomia hanno saputo stemperare e smentire quei sentimenti, mettendo in evidenza invece le doti produttive straordinarie delle Acciaierie di Bolzano (Valbruna). Mentre nel resto d’Italia, molti impianti siderurgici sono in crisi, licenziano e chiudono, a Bolzano l’impianto produce, dà occupazione, investe nell’ambiente. In testa alla classifica per fatturato, ma anche per imposte pagate, che al 90% entrano nel bilancio provinciale.
I fatti contano, anche se non cancellano il peccato originale.
(www.albertostenico.it)