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L'anno zero della sanità altoatesina

Il 2016 sarà ricco di cambiamenti, sul piano tecnico e politico, per l'organizzazione sanitaria provinciale.

Si presentano in tre sul palco ed ognuno rivendica il proprio differente ruolo nella sanità altoatesina. Michael Mayr (l'amministrativo), direttore del Dipartimento sanità, lavoro, politiche sociali e sport. Martha Stocker (il politico), assessora alla salute. Thomas Schael (il tecnico), direttore generale dell'Azienda sanitaria. I toni sono quelli di un momento di svolta, cambiamento. Gli obiettivi sono quelli della Bsc, la balanced scorecard, scheda di valutazione bilanciata che comprende 5 aree d'intervento.

La prima data fissata è il 23 settembre, quando gli obiettivi verranno discussi con i dirigenti dei comprensori sanitari, mentre entro la prima metà di novembre si dovranno concordare gli obiettivi definitivi. Obiettivi da declinare per ogni singolo centro di responsabilità e ai quali corrisponderanno anche degli incentivi economici per i raggiungimenti dei risultati.

Quindi i singoli comprensori a inizio dicembre invieranno ai centri di responsabilità i target su base locale. L'intero processo di pianificazione per il 2016 si dovrà concludere entro il 29 febbraio.

 

«Non voglio nascondere se l'azienda va bene o male in un settore. I dipendenti dell'Azienda sono molto preparati, altrimenti avrebbero grande paura di questi cambiamenti».

 

Obiettivo 1: rispetto del budget economico-finanziario

Entro giugno ci sarà una gara per la scelta della società di revisione che certificherà il bilancio dell'Azienda. Schael spinge verso la trasparenza. «Non voglio nascondere se l'azienda va bene o male in un settore. I dipendenti dell'Azienda sono molto preparati, altrimenti avrebbero grande paura di questi cambiamenti».

Obiettivo 2: sviluppare la governance

«Per le strutture è importante che possano seguire un piano generale con obiettivi ben definiti e misurabili. Se c'è più chiarezza – aggiunge Mayr – gli obiettivi possono essere raggiunti meglio». Ci sarà un sistema di controllo interno amministrativo e sanitario ed un controllo di gestione per capire dove sta andando l'azienda. Scadenza prevista per il piano del 2017 è il 31 ottobre 2016.

Obiettivo 3: sviluppare i sistemi informativi

Schael non vuole sbilanciarsi, vuole far attendere il mese di novembre prima di far capire chiaramente quali saranno i progressi dell'Azienda in materia di gestione dei dati. Entro fine agosto 2016 comunque ci sarà l'elaborazione del piano strategico di sviluppo del sistema informatico aziendale. Per i cittadini significherà a breve refertazione online degli esami di laboratorio e ampliamento delle prestazioni prenotabili attraverso il Cup. Ma migliorerà anche il flusso informativo per il governo del Servizio sanitario provinciale, relativo ad emergenze e urgenze, dimissione ospedaliera e specialistica ambulatoriale per esterni.

Obiettivo 4: appropriatezza

Il concetto di appropriatezza è finito nei media locali suscitando scalpore per i materiali delle protesi, ma «le risorse che usiamo devono essere appropriate – spiega Schael – secondo quelli che sono standard che ci vengono dati dalla scienza internazionale». Nella delibera di giunta vi sono obiettivi che riguardano ospedalizzazioni e giorni di degenza.

Obiettivo 5: riqualificazione dei servizi

L'assessora Stocker ha ricordato che durante l'autunno si svolgeranno incontri con le parti sociali, i sindaci, le associazioni dei pazienti, i sindacati. Per poi a gennaio riscrivere la legge 7.

Nel 2015 la somma a bilancio destinata alla sanità è cresciuta di 38milioni di euro. La riforma strutturale porterà probabilmente anche ad un passaggio di dipendenti dall'assessorato all'Azienda sanitaria. «Vi saranno sempre più soldi da spendere nel settore – spiega Stocker – perché cresce la popolazione più anziana, oggi ci sono 100mila persone sopra i 65 anni, nel 2030 saranno 130mila. Sul numero di occupati nella sanità probabilmente non ci sarà una crescita come c'è stata negli ultimi anni, ma si dovrà seguire comunque un bisogno sempre maggiore».

Schael per ora non si sbilancia sulle politiche occupazionali, ma fa capire in maniera divertente che le assunzioni non vengono fatte dall'assessora Stocker. Quindi per i cercatori di raccomandazioni l'assessorato non è il posto giusto.

In Azienda sanitaria lavorano attualmente 9mila persone e Schael ha deciso anche di proseguire nel percorso di audit famiglia-lavoro, per favorire la conciliazione fra le esigenze.

Qui la delibera provinciale con gli obiettivi dell'Azienda sanitaria dell'alto adige per il 2016.