Addio a Giorgio Orelli

Quando muore un poeta, nel nostro Paese pare non accorgersene nessuno. Io faccio così: quando succede, vado in classe e dico "Ieri è morto un poeta" e leggo una sua poesia. Giorgio Orelli era nato nel 1921 nell'Alto Ticino (Svizzera), oltre a bellissime poesie ci ha lasciato molte traduzioni e acuti studi su poeti moderni.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Ginocchi

                    Ma tu che sol per cancellare scrivi
                                Dante, Par. XVIII 130
 

Io sono uno studente e studio su una terrazza contro prati in pendìo
dove errano galline su cui possono piombare falchetti detti sciss.
Il fucile è qui, accanto a me.
Da un pezzo una ragazza bruna di fuorivia va in altalena, ogni poco
mi vengono incontro i suoi ginocchi lucenti.
Fingo di scrivere qualcosa e ad un tratto, nell'attimo che giunge alla mia altezza, le chiedo una gomma per cancellare.
Lei subito salta giù, corre in casa, torna fuori e mi dà sorridendo una gomma biancicante.
Cancello il bianco e poi col lapis scrivo sulla gomma, in stampatello: T'AMO.
La dichiarazione è così netta che arrossisco, l'attenuo sfregandovi il pollice.
Adesso forse va bene, posso restituire la gomma.
La ragazza scappa in casa, non si fa più vedere.

[ da Sinopie, 1977 ]