L’annosa “questione sudtirolese” invade gli spazi del Carambolage Theater di Bolzano domani, 11 dicembre, alle ore 20.30. Lo farà attraverso lo spettacolo “Alto Fragile” - che si propone di riflettere sulla conflittualità e convivenza nella società contemporanea - e un dibattito pubblico a seguire. I quattro attori e autori Maura Pettorruso, Stefano Pietro Detassis, Flora Sarrubbo e Christian Mair, portano in scena la dialettica tra due lingue, tedesco e italiano, e dunque tra due culture e due mondi lontani eppure in costante interazione fra loro. Si parte dal primo conflitto mondiale per poi planare su decenni di tensione, scontri ideologici e politici, fino a un periodo insanguinato di violenza che farà da prova generale agli Anni di piombo italiani. E in questo ostico scenario anziché arroccarsi sull'identità con una scelta di conservazione si può elaborare una nuova tipologia di convivenza culturale, linguistica, politica ed etnica. “Immaginiamo un lavoro - dicono gli attori - che, nel testo e successivamente in scena, faccia rivivere il conflitto, la dialettica, la frattura tra due culture in una terra di confine, portando sul palco anche concretamente le due lingue, arrivando a creare uno spettacolo che sia fruibile in entrambi gli idiomi – tedesco e italiano – e che dal confronto dei personaggi – di lingua tedesca e di lingua italiana – faccia emergere una riflessione sulla conflittualità e sulla convivenza tra diversi nella società contemporanea che viviamo, e non solo, quindi, in Alto Adige”. A fine spettacolo, seguirà, come anticipato, un dibattito aperto al pubblico - introdotto da Valentina Piffer, segretaria generale Euregio - in collaborazione con EuropaRegion Tirolo-Alto Adige-Trentino e con gli interventi di Roberto Magurano, caporedattore del Corriere dell'Alto Adige, Gabriele Di Luca, editorialista dello stesso giornale e blogger di salto.bz,  Georg Mair, caporedattore di Ff e Cristoph Franceschini, giornalista di salto.bz.