Cronaca | Secondo giorno

“L’imbuto” alla stazione ferroviaria

Parte bene il nuovo scalo delle corriere di via Renon. Ma ci sono disagi per chi lavora a sud. “Si allunga il percorso a piedi”. Gli autisti: ritardi alla rotatoria.
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Foto: Salto.bz

Promossa la nuova autostazione provvisoria, anche se per chi era abituato al capolinea di via Perathoner comporta 5-10 minuti in più a piedi e un timore aggiuntivo per le coincidenze, particolarmente sentito da chi si reca al lavoro. Si evidenzia invece qualche problema - a rilevarlo sono soprattutto gli autisti - per “l’imbuto” che si è formato alla rotatoria davanti alla stazione ferroviaria. “ ci sono dei ritardi a seconda degli orari” dice uno dei guidatori di Sad, Francesco Tarulli.

 

 

Voci dalla banchina

Nel complesso l’aria che si respira facendo due passi alla nuova autostazione di via Renon a Bolzano, al suo secondo giorno di funzionamento, è di gradimento, seppure si registrano dei disagi in alcune situazioni e il disorientamento in altre. Molti passeggeri - un insieme variegato che comprende studenti, lavoratori, turisti e ancora giovani, adulti e anziani - arrivano per la prima volta e devono trovare le misure.

Alla rotatoria davanti alla stazione ferroviaria ci sono dei ritardi a seconda degli orari (Francesco Tarulli, autista Sad)

 

Direi che va bene, sorprendentemente bene, come secondo giorno” afferma Andreas Vale, uno dei tre scout di Sta dotati di pettorina che forniscono informazioni agli utenti. “Alla prova del giorno feriale, con il passaggio di lavoratori e studenti, la stazione ha retto. Certo, è aumentato un po’ il traffico davanti alla stazione ferroviaria, per i pullman da sud e quelli da Merano e dall’Oltradige che prima fermavano in via Perathoner e ora vengono qui”. Quanto ai passeggeri, aggiunge, sono generalmente “bene informati sulla novità”: “Chiedono da dove parte la loro corsa, ma non registriamo critiche”. Unica nota, ammette, “il freddo di stamattina, e il vento, siamo qui dalle 7.15 fino alle 18”. E così sarà per due settimane, il tempo che rimarranno gli scout.

Direi che va bene, sorprendentemente bene, come secondo giorno. La stazione ha retto. Certo, è aumentato un po’ il traffico davanti alla stazione ferroviaria (Andreas Vale, scout di Sta)

 

 

Turisti, lavoratori, autisti

Poco distante attendono il bus per Ortisei Alessandro Orlandi e Annarita Pietrangoli, di Salerno, venuti per visitare tre giorni i mercatini di Bolzano e Ortisei. “La nuova stazione? Qui è tutto perfetto, la struttura è ottima. Sono passati pure per darci informazioni”.

Siamo venuti da Salerno per vedere la città e i mercatini. La nuova stazione? Qui è tutto perfetto, la struttura è ottima. Sono passati pure per darci informazioni (Alessandro Orlandi e Annarita Pietrangoli)

 

 

Salvatore Garofalo, residente a Prato Isarco, è dipendente delle Acciaierie. Per recarsi in zona industriale prende il bus 10 e con il capolinea dell’extraurbano posizionato a nord deve andare a piedi in viale della Stazione. “La nuova fermata è più distante dal centro, allunga il percorso di qualche minuto e si rischia quindi un ritardo per andare al lavoro”. Magdalena Penn, studentessa di sociologia e residente a Bressanone, non si lamenta. È appena arrivata nella banchina di via Renon. “Passo da qui per la prima volta, devo solo abituarmi al capolinea che è più lontano, ma ci si abitua”, afferma.

La nuova fermata è più distante dal centro, allunga il percorso di qualche minuto e si rischia quindi un ritardo per andare al lavoro (Salvatore Garofalo, di Prato Isarco, dipendente delle Acciaierie)

 

“Niente intoppi”. Rotatoria a parte

Nel desk della biglietteria in molti chiedono informazioni alle addette in vestito blu dello sportello coordinato da Elizabeth Interhofer. “È tutto nuovo - racconta - quindi le persone chiedono informazioni: da dove partono le corse, gli orari, le coincidenze e così via. Direi che sta andando bene, senza particolari intoppi”.

Bene, la nuova stazione mi piace, è più grande e comoda (Nevena Vujovic)

 

 

Nevena Vujovic, cameriera ai piani, attende il bus per la val Gardena. “Bene, la nuova stazione mi piace, è più grande e comoda”. Viene dalla Serbia, fa la cameriera ai piani a Ortisei e racconta di essere arrivata per lavoro. “Nel mio Paese guadagni al massimo 200 euro al mese e la vita costa come qui. Non potevo restare”.

Siamo abituati in via Perathoner, quindi vedremo come va. In effetti c’è un punto critico. La rotatoria della stazione ferroviaria: lì ci sono sempre ritardi (Siegmunde Zoeschg, al volante del bus per la Mendola)

 

 

Problemi di altra rilevanza rispetto al posizionamento della stazione. L’autista Siegmunde Zoeschg, al volante della corriera per Sant’Antonio e Mendola, però ravvisa: “È solo la seconda corsa per me da qui. Siamo abituati in via Perathoner, quindi vedremo come va. In effetti c’è un punto critico. La rotatoria della stazione ferroviaria: lì ci sono sempre ritardi”.

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19 amet

Visto che evidentemente hanno dimenticato tutti i FLIXBUS, relegando le migliaia di malcapitati passeggeri in casa del diavolo, spero solo che nella nuova stazione dei bus non succeda lo stesso. Errare è umano, ma perseverare sarebbe diabolico.

Lun, 12/10/2018 - 22:05 Collegamento permanente