Cronaca | Sviluppi

Braies o Far West?

Stop al turismo mordi e fuggi nella valle di Braies. Ecco il nuovo progetto di mobilità eco-sostenibile. Kompatscher: “Pensiamo al pubblico interesse”.
Rendering
Foto: Mahlknecht/Micheli

La riflessione di metodo è in moto: il successo della serie tv “Un passo dal cielo” e la moda di Instagram hanno fatto di Braies un caotico punto di ritrovo del turismo mordi e fuggi, con migliaia di persone che arrivano in macchina fin dove possono, scattano una raffica di selfie giusto per dire di esserci stati e poi se ne vanno, lasciando tracce non proprio piacevoli, è ora perciò di intervenire. Questo il tema su cui si è dibattuto ieri sera, 10 febbraio, nella Casa delle associazioni di Braies, in occasione di una serata informativa organizzata dal Comune a cui hanno partecipato 250 valligiani e, fra gli altri, anche il governatore Arno Kompatscher e l’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider

Si parte dai numeri: a fronte di 650 abitanti, a Braies ci sono giornate in cui arrivano 15.000 turisti-lampo. E se in un anno sono 1,6 milioni le persone che trascorrono un paio d’ore in valle, i pernottamenti sono appena 140mila. “Certi giorni sembra di assistere all’assalto alla diligenza nel Far West. I turisti arrivano a sciami, si aggirano per la valle qualche ora e poi tornano a casa dopo aver generato rifiuti, code infinite e gas di scarico. Il blocco del traffico e gli ingressi contingentati sono una soluzione tampone: noi abbiamo bisogno di un concetto generale che affronti in maniera definitiva il futuro della nostra valle”, dice il sindaco Friedrich Mittermair

Certi giorni sembra di assistere all’assalto alla diligenza nel Far West. I turisti arrivano a sciami, si aggirano per la valle qualche ora e poi tornano a casa dopo aver generato rifiuti, code infinite e gas di scarico (Friedrich Mittermair)

Un progetto di mobilità eco-sostenibile è quello elaborato da tre imprenditori di Braies, Mirko Steiner, Alexander Trenker e Bruno Heiss. “Dobbiamo stare attenti a non trasformarci da ‘luogo del desiderio’ in ‘non luogo’. Noi abitanti di Braies dobbiamo riprenderci la qualità di vita che avevamo una volta. È assolutamente necessario contingentare e canalizzare il flusso dei visitatori. Questo permetterà agli ospiti stessi di vivere meglio la nostra valle e forse li indurrà a trascorrere qui più giorni, o magari qualche settimana, invece che qualche ora. E poi dobbiamo pensare a una mobilità interna moderna, non inquinante, che consenta agli ospiti di arrivare e di muoversi all’interno della nostra valle con i mezzi pubblici”, argomenta Steiner. 

 

 

Il progetto

 

L’idea dei 3 imprenditori consiste nella realizzazione di diverse infrastrutture, come un centro visite all’ingresso della valle dotato di parcheggio, una zona ricreativa sulle rive del rio di Braies e una stazione ferroviaria che permetterà di raggiungere la vallata con i treni della linea della Pusteria. Da lì in poi ci si muoverà all’interno della valle solo a bordo di bus a idrogeno, e il “carburante” dei mezzi sarà prodotto in loco attraverso una propria centrale elettrica. Il centro visite sarà allestito come una struttura museale, destinata a far conoscere il patrimonio naturale delle Dolomiti e della valle di Braies.

 

 

La nuova struttura, progettata dagli architetti brunicensi Gerhard Mahlknecht e Marco Micheli, si inserisce in maniera armoniosa nel paesaggio, assicurano i diretti interessati. Gli imprenditori puntano inoltre sulla riqualificazione estetica e organizzativa degli accessi al lago di Braies e a Prato Piazza.

L’iniziativa piace a Kompatscher: “L’obiettivo è chiaro: sviluppare un progetto che sia appoggiato dalla popolazione di Braies e in grado di liberarla dal traffico”, afferma il Landeshauptmann che aggiunge: “Comune e Provincia dovrebbero quindi vigilare affinché in primo piano ci sia innanzitutto l’interesse della collettività. Per quanto concerne un’eventuale nuova stazione, è necessaria un’intesa con le Ferrovie dello Stato nella cui competenza ricade la linea ferroviaria della Val Pusteria”. Il concetto generale è fattibile e compatibile con gli attuali collegamenti, garantisce Alfreider; “siamo in piena trattativa con Roma per trovare quanto prima una soluzione al problema di Braies. La gestione delle criticità turistiche è una delle priorità della Provincia”.

Chiude il sindaco di Braies Mittermair, che ha annunciato di voler portare il progetto al vaglio del consiglio comunale e di concordare con tutte le parti in causa i prossimi passi: “Invito la popolazione di Braies ad esprimere il proprio parere e le idee in merito. Non si può più andare avanti anno per anno con blocchi del traffico e provvedimenti-tampone, ci vuole una soluzione globale e definitiva. Adesso lavoreremo in questa direzione e contiamo, ancora entro il 2020, di elaborare il Masterplan”.