Società | La protesta

Crociata contro la propaganda gender nelle scuole

Manifestazione in piazza Municipio di Manif Pour Tous e di alcuni esponenti della Lega Nord sotto la siglia “Comitato Genitori di Bolzano”.

Alcune decine di persone (tra esse i candidati della Lega Nord Marco Galateo e Luigi Nevola) hanno dato vita questa mattina ad un sit in ospitato da piazza Municipio a Bolzano. Tra i manifestanti ha fatto la sua comparsa anche il candidato sindaco federato con Casapund Ivan Benussi. 

Scopo dell’iniziativa è stata la critica dell’operato da una parte del comune di Bolzano, accusato di “agire con fare discriminatorio nei confronti della famiglia naturale” e dall’altra la scuola altoatesina rea di “veicolare messaggi fuorvianti ad insaputa delle famiglie". In sostanza attraverso le previste “lezioni di educazione sessuale, all’affettività, alle differenze, al benessere, alla lotta al bullismo, abbattimento agli stereotipi di genere“ verrebbe invece mascherata “un’educazione forzata all’ideologia gender che mette in discussione l’identità di genere biologica a favore di un’identità mutabile”. 

In particolare Manif Pour Tous Bolzano ed il fantomatico Comitato Genitori Bolzano hanno puntato il dito contro la recente adesione del Comune di Bolzano alle rete RE.A.DY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) ed al protocollo d’intesa stipulato nel 2012 con la locale Associazione Arcigay Centaurus

Manifs Pour Tous di Bolzano, numerosi cittadini firmatari ed il Comitato Genitori Bolzano in nome soprattutto dei “genitori i cui figli frequentano le scuole dipendenti dalla locale pubblica amministrazione” ma della quale è tutt’altro che chiara la rappresentatività, recentemente avevano chiesto al sindaco di Bolzano un incontro per poter avere un’occasione di confronto. “Luigi Spagnolli - si sono lamentati i manifestanti - non ha nemmeno risposto all’appello”. 

Nella protesta di piazza è stata ribadita la contrarietà al fatto che si verifichino “spiacevoli episodi di dissidio tra scuola e famiglia dovuti alla mancata comunicazione relativa ai reali contenuti dei corsi rivolti ai (nostri) figli”. 

“Nella realtà i corsi si riducono ad un’educazione forzata all’ideologia di genere e per di più vengono in effetti impartite agli studenti all’insaputa delle famiglie e quindi dei genitori in molte scuole di ordine e grado”

In piazza oltre alla militante di Manif Pour Tous Giulia Vaccari, a prendere la parola con la stampasenza esplicitare il proprio ruolo politico sono stati i due candidati leghisti Luigi Nevola e Marco Galateo (quest’ultimo recentemente e polemicamente fuoriuscito da Forza Italia). Galateo, intervistato dal quotidiano Alto Adige, ha anche invitato gli elettori a "prestare attenzione nella scelta dei candidati da votare alle prossime elezioni comunali”.