Politica | centrodestra

“Un Robin Hood al contrario”

Alessandro Urzì (Alto Adige nel Cuore) replica agli attacchi di Giorgio Holzmann: “Rinunci al ricorso sui vitalizi e si unisca a noi per ricostruire il centrodestra”.
Alessandro Urzì
Foto: web

Il consigliere provinciale di Alto Adige nel Cuore Alessandro Urzì reagisce alle accuse dell'ex-deputato Giorgio Holzmann riportate ieri da Salto.bz, all'indomani dell'incontro per l'unità del centrodestra altoatesino – un centrodestra senza pace. “In questi anni mi sono dato la regola di non replicare, per non cadere nel paradigma centrodestra uguale iattura. Non vengo contestato per argomenti, confrontandosi sulla base della mia attività politica, e perciò traggo la conclusione che sia una questione patologica” spiega interpellato da Salto.bz il consigliere del centrodestra italiano.

A prescindere dalla polemica personale ormai grottesca dell'ex collega Holzmann da quando fu battuto al congresso della defunta Alleanza Nazionale nel 2007 – prosegue dunque Urzì – se costruirà l'ennesima lista in funzione anti Urzì, per ricandidarsi dovrà rinunciare al ricorso contro la Regione per il suo assegno vitalizio che ammonta attorno al milione di euro. Holzmann ha maturato il vitalizio a 50 anni, da quando percepisce la pensione. Per essere credibile dovrebbe ritirare il ricorso e dichiarare di non ricandidarsi.” Invece “dopo quasi quasi quarant'anni da consigliere e parlamentare, una volta rieletto in Consiglio comunale a Bolzano Holzmann ha sostenuto Caramaschi al primo voto politico: Benussi votò a favore, l'ex deputato uscì dall'aula per sostenerlo. Un Robin Hood politico al contrario che ruba i voti a destra e li porta a sinistra. Fa l'infiltrato della sinistra nella destra.”

“Holzmann è un Robin Hood politico al contrario che ruba i voti a destra e li porta a sinistra”

In particolare, Alessandro Urzì non ci sta a essere considerato un peso per il centrodestra: “Senza di me non avremmo avuto alcuna voce del centrodestra in Provincia, in Consiglio provinciale non si sarebbe parlato italiano. Ho un bagaglio di alcune migliaia di voti. Se non c'è Urzì, che piaccia o no quei voti sono in libera uscita. Non mi sono candidato alle comunali del 2016. Risultato? La nostra area ha perso al primo turno quasi il 6%. Detto questo, non voglio essere eterno”.

Urzì ritorna infine sulla prospettiva di una lista unitaria alle elezioni provinciali del 2018: “Uniti vremmo tre-quattro consiglieri e saremmo più pesanti dei Verdi, rappresentando un'alternativa di governo rispetto al Partito Democratico. Ad oggi, se dividiamo l'elettorato, non entra più nessuno”. E la Lega Nord? “La Lega è un'altra cosa, collaboriamo – e vinciamo – su singoli obiettivi. La Lega è un movimento politico che ha la sua riconoscibilità, noi pensiamo a tutto il resto, a riportare il centrodestra al suo ruolo. E Holzmann sarebbe una risorsa in più per il consenso – se rinuncia a vitalizio e ricorso.