Politica | Provinciali 2013

"Bertoldi? Prenderà più voti di Vezzali"

Alessandro Bertoldi presenta il suo programma per le provinciali. Poi arriva Michaela Biancofiore e si torna a parlare della mancata revoca, da parte del Presidente del Consiglio, delle sue dimissioni da sottosegretario.

Sempre molto organizzato, Alessandro Bertoldi. E´finito sesto sulla lista di Forza Alto Adige capitanata dall’ex leghista Elena Artioli, ma non fa una piega: il suo ruolo di figura prominente all’interno del centrodestra locale gli consente di agire e parlare da leader. Lo dimostra la sua conferenza stampa di ieri (10 ottobre), alla quale si presenta accompagnato da Alessandro Musolino, consigliere veneziano e berlusconiano della prima ora.

Bertoldi parte un po’ emozionato, ringrazia i presenti, poi snocciola i punti del suo personale programma: riforma dello statuto di autonomia con abolizione della proporzionale etnica e riconoscimento dei mistilingue; sgravi fiscali e centri di assistenza per aiutare chi si trova in difficoltà economica; diminuzione del cuneo fiscale e semplificazione burocratica; scuola trilingue; riduzione delle spese destinate alla sanità; lotta alla microcriminalità e rafforzamento dei dispositivi di sicurezza nei centri urbani; introduzione di misure per il sostegno all’imprenditoria turistica; interventi per favorire la flessibilità nel mondo del lavoro; revoca immediata delle case IPES e dei contributi provinciali per gli stranieri condannati in via definitiva o che non pagano (qui parte un grande applauso, il più convinto); infine, sviluppo di nuove forme di energia pulita, in particolare la biomassa. Più che il programma di un candidato esordiente a delle elezioni provinciali, sembra l’esercitazione di un futuro primo ministro.

Quando la conferenza stampa termina, appare lei. Anzi loro: Michaela Biancofiore e il suo inseparabile cagnolino, venuti a festeggiare la candidatura di Bertoldi ma anche a rubargli inevitabilmente la scena.

Il tempo di posare i bicchieri per il brindisi (Biancofiore però si dichiara rigorosamente astemia, anche se riesce comunque a bere e parlare contemporaneamente al telefono) e possiamo rivolgerle la domanda fatidica: Onorevole, come andrà a finire la storia della revoca della poltrona di sottosegretaria? “Guardi, rimanere attaccata a quella poltrona è l’ultimo dei miei pensieri. La questione è politica”. Cioè? “Cioè ho chiesto ad Angelino Alfano di chiarire con Enrico Letta quale ruolo devono avere i berlusconiani nel Governo. Perché è chiaro che io sono stata estromessa in qualità di simbolo berlusconiano. E per di più ciò è avvenuto senza essere neppure avvertita, una mancanza di rispetto che grida vendetta”. Ma, si diceva, la questione politica? “Beh, mi sembra evidente. Con me fuori dal Governo è inutile parlare di larghe intese, l’esecutivo diventa una compagine di centrosinistra, più chiaro di così…”. Dunque è dal suo eventuale reintegro nel Governo che si potrà giudicare se le larghe intese ancora sussistono? “Diciamo che se Letta non sarà in grado di offrirmi buone spiegazioni, io già lunedì convocherò una conferenza stampa per dire a tutti gli italiani come stanno le cose, compreso quello che ho dovuto passare in questi ultimi mesi. E mi toglierò qualche sassolino dalle scarpe, glielo garantisco”. E fino allora? “Fino allora aspetto, anche se già domani dovrei avere le risposte che ho preteso. Intanto festeggio Alessandro Bertoldi, che farà un grande risultato alle prossime provinciali. Prenderà sicuramente più preferenze di Maurizio Vezzali”.