Michael Aigner ci ripensa
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Michael Aigner ci ha ripensato. Il primario uscente di Urologia a Bressanone, che si era dimesso il mese scorso, risulta essere uno dei due candidati ammessi al concorso per ricoprire l’importante incarico dirigenziale. L’altro è Diego Signorello, 58 anni, uno dei medici che aveva lasciato il reparto brissinese, nel frattempo diventato niente meno che primario all’Ospedale di Klagenfurt dopo aver svolto le stesse mansioni a Ragusa. Una candidatura di grande peso, insomma. L'ospedale di Klagenfurt è, infatti, il terzo più grande d'Austria, e il reparto di Urologia è considerato particolarmente all’avanguardia.
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Le dimissioni di Aigner qualche settimana fa avevano creato un certo clamore, perché sembravano indicare il raggiungimento del livello “red alert” nel termometro che misura il clima all’interno della struttura ospedaliera. Come se la scelta servisse ad aprire una valvola per fare uscire il vapore un attimo prima dell’esplosione. L’addio del primario in servizio dal 2019 era infatti il decimo da parte di un medico del reparto nell’ultimo quinquennio. Il suo incarico era, come per un’altra cinquantina di casi, tra quelli messi a rischio dalla sentenza della Consulta che ha demolito le procedura di nomina decise dall’allora direttore generale, Florian Zerzer.
All’atto delle dimissioni la direzione dell’Azienda sanitaria aveva inviato una breve nota a SALTO. Eccola: “Con rammarico, l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha confermato le dimissioni della Primaria del Reparto di Anestesia e Terapia intensiva nonché del Primario del Reparto di Urologia dell’Ospedale di Bressanone. Dopo Ivana Magdalena Gutwenger (moglie dello stesso Aigner), Primaria del Reparto di Anestesia e Terapia intensiva dell’Ospedale di Bressanone anche Michael Aigner, Primario di Urologia nello stesso nosocomio, ha rassegnato le proprie dimissioni. La Direzione dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige si rammarica profondamente del fatto che due eccellenti medici e dirigenti lascino volontariamente l’ente. Si tratta indubbiamente di una grave perdita sia per il Comprensorio sanitario di Bressanone che per l’intera Azienda sanitaria. Tuttavia, l’assistenza di alta qualità e la continuità delle cure per tutti i/le pazienti sono sempre garantite. I rispettivi sostituti assumeranno ora la direzione dei reparti. I primariati vacanti saranno occupati al più presto. I concorsi per la direzione del Reparto di Anestesia e Terapia intensiva e quello per il Reparto di Urologia sono già stati banditi”.
Oltre ai nove medici andati via sotto la direzione Aigner, va ricordato che nel gennaio 2018 era stata chiamata a guidare il reparto di urologia dell’ospedale di Bressanone la 45enne Orietta Dalpiaz, ma gli attacchi dall’interno l’avevano indotta a lasciare l’incarico dopo 5 mesi. Insomma, fare il primario di urologia a Bressanone è un incarico che – misteriosamente – scotta.
Er soll es wieder machen…
Er soll es wieder machen. Zeitnahe
Termine bekommt man allerdings sowieso nur bei den Privaten. Bezahlen wir halt, wir haben's ja. Nur zum Sterben geht es dann ins Spital.
Private Einrichtungen sind…
Private Einrichtungen sind zwar manchmal (nicht immer) besser als die öffentlichen, aber immer teurer. Das kann man mit einer privaten Krankenversicherung abfedern. Man wird daher immer von Fall zu Fall abwägen müssen, ob man sich dem öffentlichen Gesundheitsdienst anvertraut, der in einzelnen Bereichen ganz hervorragend arbeitet, oder ob man lieber in private Einrichtungen geht, wo es ebenfalls hervorragende Fachkräfte gibt. Entscheidend ist die jeweilige Kompetenz des Arztes.
In risposta a Private Einrichtungen sind… di Hartmuth Staffler
Entscheidend ist leider die…
Entscheidend ist leider die Brieftasche. Versuchen Sie mal als over 50 mit Vorerkrankungen eine private Krankenversicherung zu bezahlen!