Bersaglio (im)mobile
Galeotta fu la bocciatura della mozione del consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle Paul Köllensperger circa la possibilità di far entrare la Provincia nel capitale sociale di Sasa, la società di trasporto pubblico urbano di proprietà del Comune di Bolzano e dei Comuni di Merano e Laives. Una prospettiva che, tuttavia, sembra non avere allarmato il sindaco del capoluogo Renzo Caramaschi né il primo cittadino di Laives Christian Bianchi, entrambi fiduciosi che il dialogo con la Provincia non sia affatto precluso.
A confermare quanto auspicato dai due borgomastri è ora il vicepresidente della Provincia e assessore Christian Tommasini: “Il progetto di trasformazione di SASA in società inhouse attraverso l’ingresso della Provincia accanto ai soci pubblici attuali resta all’ordine del giorno ed è un obiettivo da perseguire”. L’ingresso della Provincia nel capitale sociale di SASA consentirebbe infatti di considerarla a pieno titolo società inhouse controllata dai soci pubblici e di poter ricorrere pertanto all’affidamento della concessione in scadenza nel 2018 saltando a piè pari il bando di gara europeo. “La questione è stata affrontata per tempo anche in Giunta e in Consiglio provinciale – ricorda Tommasini – tanto che già nella nuova legge provinciale sulla mobilità approvata nel novembre di un anno fa, che prevede il riordino del settore, abbiamo inserito uno specifico articolo che attribuisce alla Provincia la possibilità di assegnare le concessioni inhouse”.
L’intenzione, dunque, dichiara il vicepresidente della Provincia è quella di proseguire sulla strada indicata da quell’articolo di legge, mantenendo aperta la linea di comunicazione con i tre Comuni interessati in modo da raggiungere un risultato che possa soddisfare tutti gli enti pubblici, nell’interesse degli utenti. “La SASA - conclude Tommasini - è una società efficiente e collaudata che garantisce un buon servizio, con personale qualificato e motivato, ed è quindi importante che anche in futuro i cittadini di Bolzano, Merano e Laives possano contare su una gestione adeguata e professionale del servizio di trasporto urbano”.
Un bel carosello di belle
Un bel carosello di belle intenzioni, ma allora perché la mozione del M5S è stata bocciata? Perché semplicemente i giochi sono fatti e si vogliono mettere a gare le linee della Sasa. Paradossalmente, fintanto che non si chiariscono bene i vantaggi della "in-house", al di là del bla-bla-bla del servizio gestito da una società pubblica, che non vuol dire NULLA, non si comprende perché i servizi non debbano essere messi a gara.