"La vaccinazione ai bimbi è sicura!"
Ogni essere umano è, in fondo, sempre in campo nella propria personale trincea. La trincea di Rosalba Leuzzi, dottoressa, pediatra, Segretaria provinciale della Federazione italiana Medici pediatri, di cui presiede a livello nazionale il collegio dei probiviri, è visibile a tutti. Un’autorità in materia, fatta di tanta preparazione e tanta esperienza sul campo. Anni e anni di lavoro a contatto con le malattie dei bambini e, cosa non secondaria, con le naturali ansie dei genitori che alla salute dei bambini sono inevitabilmente correlate. La dottoressa Leuzzi è un punto di riferimento importante, a Bolzano e dintorni, per sapere cosa sta accadendo nel cuore delle famiglie altoatesine alle prese con una questione divisiva, fonte di discussioni infinite, ossia la vaccinazione anti Covid per i ragazzi e i bambini, soprattutto adesso che sta per aprirsi alla fascia d'età 5-11 anni. La sua preoccupazione per la situazione vaccinale altoatesina è evidente. Il suo impegno sul campo, altrettanto.
Salto.bz: Dottoressa Leuzzi, tra la ridda di voci, pareri, dichiarazioni, in molte famiglie c'è sconcerto, anche e soprattutto di fronte alle prese di posizione spesso contraddittorie di alcuni esponenti della comunità scientifica.
Rosalba Leuzzi: "Si dice in sostanza che noi consiglieremmo di vaccinare bambini e ragazzi solo per proteggere gli anziani e il resto della società. Posto che il senso di appartenenza e di solidarietà nei confronti della comunità è a mio avviso comunque un valore fortemente positivo e da apprezzare e da incentivare nei ragazzi, non è tanto, e non è solo questo. Noi chiediamo di vaccinare i ragazzi perché in primo luogo serve agli stessi ragazzi, per il semplice fatto che, anche tra loro, sempre più frequentemente, il virus può colpire a volte anche con imprevedibile durezza. Ci sono stati decessi, e giovani nelle terapie intensive. Per non parlare del long Covid, con sintomatologie assai spiacevoli che ci si porta spesso dietro per mesi se non per anni. Rispetto a questi numeri, i rarissimi effetti avversi del vaccino sono un rischio di gran lunga minore”.
E qui veniamo a uno dei discorsi più frequenti, ossia il rischio di complicanze di miocardite e pericardite da vaccino. Si tratta di un rischio realmente presente?
Il rischio è presente, in maniera assai remota, nei maschi adolescenti. Tuttavia, questi sintomi, già di per sé rari, tendono nella quasi totalità a risolversi pressoché spontaneamente. Il punto che vorrei far comprendere, invece, è che il rischio di miocarditi e pericarditi come effetto del Covid è di molto superiore. Basta ragionare sui numeri, per capire che la vaccinazione va assolutamente fatta.
Parliamo invece adesso di lei, della sua esperienza in trincea: si trova di fronte a diverse famiglie che non vaccinano i figli?
Intendiamoci: qui si curano tutti, e per tutti c'è eguale impegno. Però... sa come si dice... chi si somiglia si piglia... Tutti conoscono la mia intransigenza di fronte alla tematica. Se una famiglia viene da me, e io la consiglio nel seguire scrupolosamente il piano vaccinale, e magari si tratta di una famiglia novax che non accetta le mie indicazioni, è giusto che alla fine ci si saluti, perché se tra un medico e un paziente il presupposto della fiducia è importante, tra un pediatra e una famiglia esso risulta assolutamente indispensabile. Se dunque non si fidano delle mie indicazioni, se non le seguono, si crea un corto circuito pericoloso per la stessa salute del bambino: in questi casi è bene per tutti che i genitori si rivolgano ad altri operatori sanitari.
La paura è sottoporre un bambino assolutamente sano a una vaccinazione di cui molti temono gli eventuali effetti collaterali. Ma anche qui, soprattutto dopo i milioni di somministrazioni già effettuate negli Stati Uniti ed Israele, siamo assolutamente in grado di tranquillizzare le famiglie.
Finora abbiamo parlato della fascia dei 12 anni in su. Adesso stanno per aprirsi le danze nella fascia dai 5 agli 11 anni. Qui qualche resistenza in più la trova?
Senza dubbio in questo caso la resistenza è più presente. La paura è sottoporre un bambino assolutamente sano a una vaccinazione di cui molti temono gli eventuali effetti collaterali. Ma anche qui, soprattutto dopo i milioni di somministrazioni già effettuate negli Stati Uniti ed Israele, siamo assolutamente in grado di tranquillizzare le famiglie. Rischio bassissimo. In generale, gli effetti collaterali da assunzioni di aspirina sono molto più probabili, se questo aiuta a rendere l’idea.
A suo avviso è realmente possibile convincere i novax? I meccanismi li conosciamo, e le frasi pure. Quasi nessuno ammette di essere, in generale, un novax. La tiritera è "io non sono no vax, ma free vax", oppure "io non sono contro i vaccini ma contro questo vaccino", "questo non è un vaccino ma un siero sperimentale" eccetera eccetera. Come se ne viene a capo?
Dobbiamo capire che esistono due piani differenti: uno è quello della paura, della fragilità; l’altro è il delirio di una parte sempre più minoritaria e sempre più fanatizzata, quella che vede dappertutto complotti di Big Pharma, la dittatura sanitaria, eccetera. Mentre in questo secondo caso non se ne esce perché siamo a punte di totale irrazionalità e mancanza di buon senso, con il primo gruppo non solo si può ma si deve assolutamente parlare. C'è tutta una fascia di famiglie che a mio avviso, se opportunamente sensibilizzata, può recepire l'importanza del messaggio vaccinale, ne abbiamo parlato anche in un recente incontro in Provincia, durante il quale abbiamo avanzato proposte e si sono analizzate strategie possibili.
Quali le idee che potrebbero essere messe in campo?
Io direi che, almeno per quel che riguarda la fascia pediatrica, incentivare la possibilità di fare le vaccinazioni da noi a studio sarebbe una eccellente iniziativa, perché il linguaggio del pediatra di famiglia, la consuetudine e la fiducia instaurate, possono a mio avviso giocare davvero un ruolo importante. Così come importante potrebbe essere avere corsie riservate negli Hub vaccinali dove a fare da filtro per i bambini e i ragazzi siano i pediatri, quindi personale particolarmente addestrato alla relazione con i piccoli pazienti e i genitori. Un'altra idea, forse più complessa, è la vaccinazione nelle scuole. Tutti gli strumenti che saranno utili andranno messi in campo, per una giusta finalità.
Spesso, a proposito della confusione comunicativa riguardante la materia, si dà colpa ai giornalisti. Ma non crede che le responsabilità di alcuni medici e ricercatori siano enormi?
Sono vere entrambe le cose. Intanto, parlando da pediatra, particolarmente sulle vaccinazioni ai bambini i talk show fanno informazione spazzatura, un vero e proprio terrorismo mediatico sulla pelle dei bambini mettendo sullo stesso piano scienziati accreditati e ciarlatani che non rappresentano nessuno e procurano un danno gravissimo all’intera società. A mio avviso è concettualmente assurdo equiparare gente che ha titoli per parlare e gente che parla a vanvera e disorienta l'opinione
Altrettanto vera, però, e incontestabile, è l'enorme confusione creata dai pareri spesso contraddittori, a volte esibizionistici, di virologi e ricercatori che si atteggiano a star televisive. Si è creato ormai un clima in cui tutto è vero ed è vero anche il contrario, una girandola impazzita.
Purtroppo la comunità scientifica ha comunicato malissimo, per un motivo semplice: il mestiere di uno scienziato è fare lo scienziato, improvvisarsi comunicatori è stato un errore molto grave perché comunicare è un altro lavoro. Spesso la cosa è sfuggita di mano, e i danni, e il disorientamento dell’opinione pubblica, sono stati devastanti. Ritengo questa una delle più gravi concause che hanno portato all'atteggiamento antiscientifico di molte persone. Dire ad esempio che una sola dose di vaccino avrebbe risolto tutto, ha creato nella gente un meccanismo di illusione/delusione estremamente dannoso e disincentivante. Bisognerebbe avere il sangue freddo e andarci con i piedi di piombo, spiegare che la scienza vive di dubbi e di dati via via aggiornati, ma è sempre capace di perfezionarsi e di correggersi. E spiegare che in medicina il rischio zero non esiste mai, ma che tra rischio 1 e rischio 20 una bella differenza c'è, non crede?
Sconvolta che gente con un serio percorso di studi come un medico possa sparare castronerie dannose e pericolose. Ho sentito toni sui vaccini per i bambini quasi terroristici, cose che non stanno né in cielo né in terra. Sarebbe ridicolo, se non fosse una tragedia.
Cosa pensa di fronte ai medici novax?
Sinceramente? Sono sconvolta. Sconvolta che gente con un serio percorso di studi possa sparare castronerie dannose e pericolose. Ho sentito toni sui vaccini per i bambini quasi terroristici, cose che non stanno né in cielo né in terra. Sarebbe ridicolo, se non fosse una tragedia.
E i pediatri no vax?
Una cosa allucinante, e ancora più grave dei medici novax.
Si rincorrono voci sul caso di due pediatri altoatesini sospesi perché non vaccinati. Come le commenta?
Posso dire, in via generale, di condividere pienamente la decisione di sospendere i colleghi che effettivamente risultano non vaccinati. La Pediatria fa della cultura e della pratica vaccinale un elemento fondante. Un pediatra che rifiuta di vaccinarsi e invita a non vaccinarsi è del tutto incompatibile con il delicatissimo compito che è chiamato a svolgere.
Bzgl. Kinder von 5-11
Bzgl. Kinder von 5-11 Lebensjahren
Frage Nr. 1: Wie viele Kinder haben an der Studie teilgenommen?
Frage Nr. 2: Wie lange wurden die Kinder nachkontrolliert?
Frage Nr. 3: Wie viele Kinder in der Placebogruppe erkrankten schwer bzw. verstarben an Covid19 im Vergleich zur Impfgruppe?
Frage Nr. 4: Wurden bei beiden Gruppen systematische PCR Abstriche und zwar unabhängig von Symptomen zur Erfassung des Übertragungsrisikos gemacht?
Frage Nr. 5: Wie lange hält der Impfschutz bei Kindern und welche Auswirkung hätte die Boosterimpfung?
Frage Nr. 6: Warum unterliegen Menschen außerhalb der Studien immer noch nur dem Spontanmeldeverfahren mit den entsprechenden Dunkelziffern?
Antworten dazu:
https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2116298
Insofern bleibe wäre ich mit solchen allgemeinen Empfehlungen sehr vorsichtig, ausgenommen sind Kinder mit Grunderkrankungen oder eine Änderung der Datenlage...Im Gegensatz zur SarsCov2 wäre eine pädiatrische Impfung gegen RSV sehr wünschenswert
In risposta a Bzgl. Kinder von 5-11 di Bernd Zagler
Bzgl. der Studie Kinder von 5
Bzgl. der Studie Kinder von 5-11 Lebensjahren, meine Antworten:
auf Frage Nr. 1: 2.268 Kinder, 2:1 Verteilung: 1.517 erhalten den Impfstoff Comirnaty 10µg und 751 Placebo. 3 Patienten in der Impf-, 16 in der Placebo erkranken an einer nicht schweren Covid 19 Infektion. Eine sehr kleine Studie, um eine Empfehlung für Millionen gesunde Kinder zu geben, oder nicht?
auf Frage Nr. 2: Vom cut off weg: 2,3 Monate. Eine sehr kurze Nachbeobachtungszeit, oder nicht?
auf Frage Nr. 3: Keines!
auf Frage Nr. 4: Nein, leider nicht! Insofern gibt es nicht einmal Daten bzgl. asymptomatischer Virusträger mit Übertragung auf andere Menschen! Der PCR wurde nur bei symptomatischen Kindern durchgeführt.
auf Frage Nr. 5: In Ermangelung von Daten bleibt diese Frage unbeantwortet!
auf Frage Nr. 6: Auch diese Frage bleibt leider unbeantwortet. Auch eine millionenfache Impfung, welche nur einem Spontanmeldeverfahren unterliegt, läuft Gefahr, das Nebenwirkungen (speziell seltene!) unerkannt und nicht gemeldet werden.
Anzumerken ist, dass ca. 20% der Kindern in beiden Gruppen Begleiterkrankungen haben (dazu zw. 11-12% Übergewicht), weiteres wurde bei fast 9% immer in beiden Gruppen der Kinder ein positiver Covid19 Status anfangs der Studie erhoben...dies schränkt meiner Meinung nach die Aussagekraft der Studie weiter ein.
Somit bleibe ich - bis auf eine Änderung der Datenlage bzgl. dem Covid19 Verlauf von Kindern- dabei, dass Kinder außer bei begleitenden Komorbiditäten nicht geimpft werden sollten und wundere mich zudem über die Kapaziätenverschwendung bei dem Versuch, diese Nicht-Risikogruppe zu impfen.
Insofern finde ich es politisch sehr bedenklich, dass aufgrund dem bis dato bekannten Kenntnisstand das Solidaritätsprinzip auch von unmündigen Kindern gelten soll. Die Kinder und Jugendlichen gehören auch zu den großen Verlierern der Covid19 Krise.
Die Impflücke reißt ganz wo anderes auf: das primäre Ziel ist die booster-Impfung der Risikogruppe (+60)!
In risposta a Bzgl. der Studie Kinder von 5 di Bernd Zagler
Dies finde ich - zur
Dies finde ich - zur aktuellen Lage - das Wichtigste; Herr Zagler:
"Die Impflücke reißt ganz wo anderes auf: das primäre Ziel ist die Booster-Impfung der Risikogruppe (+60)!"
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Auch ich sehe es so, dass alle 50+ vorab geimpft werden müss(t)en: bei entsprechender Infektionslage & Hospitalisierungen auch mit Pflicht - VOR den Kindern.
In risposta a Dies finde ich - zur di Peter Gasser
Lieber Peter Gasser, genauso
Lieber Peter Gasser, genauso wie Sie es schreiben und für Kinder braucht es eine saubere Evidenz hinsichtlich Nutzen-Risikobilanz!
Nachdem die Impfkampagne den Focus auf die Kinder gerichtet hat (und dies obwohl auch ältere Menschen z.T. stundenlang! am Wochenende auf Ihre Boosterimpfung gewartet haben), so erweckt sich halt bei mir der Eindruck, dass hierin die Politik sich von der Wissenschaft abkoppelt. Dabei kann ich einigen pädiatrischen Experten (auch Ex Primar Dr. Messner, den ich als vorbildhaften Arzt zu schätzen erleben durfte) aufgrund der Datenlage nicht bei ihren Empfehlungen zur allgemeinen Kinderimpfung folgen. Dabei hoffe ich doch, dass für die Zukunft (auch bei Anpassungen der Impfstoffe, welche notwendig wären und angekündigt wurden) nicht so kleine Studien für die Zulassungen ausreichen. Das teleskopierte Studienverfahren war ja schon ein dem Umständen geschuldeter schwieriger Kompromiss. Kleine und schnell durchgeführte Studien erhöhen das Risiko speziell hinsichtlich des Nebenwirkungsprofils und haben eine geringere Aussagekraft.
Danke Herr Zagler,
Danke Herr Zagler,
es sind mittlerweile sehr viele Aerzte und Wissenschaftler der selben Meinung wie Sie. Wären alle Studien für die Langzeitwirkung dieser Impfung, wie sie normalerweise voregesehen wären, bekannt, hätten diese Impfstoffe wahrscheinlich keine Notfallzulassung bekommen. Siehe auch die Berichterstattung des Prof. Givanni Frajese in der Kommission für institutionellen Angelegenheiten des italienischen Senats vom 10.12.2021.
https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&…
https://e.vnexpress.net/news
https://e.vnexpress.net/news/news/120-children-hospitalized-province-su…
Notbremse nach 120 hospitalisierten und 3 verstorbenen Kindern.
Aber ja, die Impfung ist für Kinder sicher!
In risposta a https://e.vnexpress.net/news di Werner Alessandri
Haben sie den von Ihnen
Haben sie den von Ihnen verlinkten Artikel gelesen?
Dort geht es
1) nicht um Impfung von Kindern unter 12 Jahren, sondern um Jugendliche von 15-17 Jahren;
2) es handelt sich dabei um Impfreaktionen einer wahrscheinlich fehlerhaften Charge an einem Ort - und nicht um generelle Nebenwirkungen des Impfstoffes.
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Dann heisst es:
"Thanh Hoa CDC-Direktor Luong Ngoc Truong sagte, die Provinz **habe die Verwendung der aktuellen Impfstoffcharge eingestellt**. "Wir haben noch andere Chargen, auch Pfizer-Impfstoffe, also werden wir die Kinder weiter impfen", sagte er."
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Man erkennt den leichtfertigen und irreführenden Umgang mit Informationen - und wundert sich nicht mehr über die allgemeine Informationslage.
In risposta a Haben sie den von Ihnen di Peter Gasser
Ich habe den Artikel sehr
Ich habe den Artikel sehr genau gelesen. Sie wissen aber (hoffentlich) genau so gut wie ich, dass die unerwünschten Impfnebenwirkungen mit abnehmendem Alter stetig zunehmen. Wenn es schon Jugendliche (im Artikel 'children', also Kinder) zwischen 15 und 19 so hart getroffen hat, dann möchte ich mir nicht ausmalen, wie es bei unter 15jährigen ausgegangen wäre.
So eine 'fehlerhafte' Charge ist für sie dann einfach Pech oder? Eine einmalige Sache und kein größeres Problem? Erklären Sie das mal den Eltern der drei verstorbenen Kinder!
In risposta a Ich habe den Artikel sehr di Werner Alessandri
1. Sie unterscheiden nachmals
1. Sie unterscheiden nachmals nicht zwischen Impfreaktion u d Impfnebenwirkungen;
2. Sie unterscheiden nicht zwischen dem Impfstoff generell und einer fehlerhaften (vielleicht falsch gelagerten oder abgelaufenen) Charge;
2. Sie unterscheiden nicht zwischen Kindern, Jugendlichen und Erwachsenen.
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Sie begründen Ihre Ablehnung einer Impfung von Kindern unter 12 Jahren (was ja Ihr gutes Recht ist, dies zu tun und dieser Meinung zu sein) aufgrund einer generellen Kritik am Impfstoff mit dem Beispiel einer örtlichen Situation aufgrund einer fehlerhaften Charge.
Ich bemerkte daraufhin die unrichtige, irreführende und ideologische (da nicht sachliche und nicht korrekte) Argumentation Ihrerseits - mit der Bemerkung, dass man sich daher nicht zu wundern braucht, was für “Meinungen” entstehen, wenn solcherart nach- und fahrlässig und populistisch mit Informationen umgegangen wird.
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Dazu stehe ich weiterhin, Ihr neuer Kommentar hat dies mehr bestärkt, denn entschärft.
In risposta a 1. Sie unterscheiden nachmals di Peter Gasser
Wo haben Sie was von einer
Wo haben Sie was von einer fehlerhaften Charge gelesen?
Da steht, die Charge werde eingelagert, und später an Erwachsene verimpft.
Wenn Sie schon so vehement für die Impfung auftreten, bitte bei den Fakten bleiben.
Es gibt leider starke, ja tödliche Impfreaktionen und Nebenwirkungen, wie es sie bei vielen anderen Impfung auch gibt.
Das darf nicht verschwiegen werden, um glaubwürdig zu bleiben.
In risposta a Wo haben Sie was von einer di Manfred Gasser
Zitat:
Zitat:
"Es gibt leider starke, ja tödliche Impfreaktionen und Nebenwirkungen, wie es sie bei vielen anderen Impfung auch gibt":
das gilt für jedes Medikament gleichermaßen, da dürfen sie auch kein Aspirin verwenden, sich keiner Operation unterziehen;
Wichtig aber: die Gefahr an Covid-19" zu erkranken, Schaden zu nehmen, und lebenslange "Nebenwirkungen" zu behalten, ist ungleich größer, als dies bei der Impfung gegen diese Krankheit ist (ich zitiere Sie): "Das darf nicht verschwiegen werden, um glaubwürdig zu bleiben".
In risposta a Zitat: di Peter Gasser
Medikamente werden gezielt
Medikamente werden gezielt kranken Menschen verabreicht. Im Gegensatz dazu werden die Covid-Impfstoffe der breiten Masse, also hauptsächlich gesunden Menschen gespritzt. Ein Impfstoff muss also ein ganz anderes Risiko-Profil aufweisen als ein Medikament. Nicht nur, aber um so mehr dann, wenn verschiedene Staaten eine Impfpflicht einführen wollen.
In risposta a Medikamente werden gezielt di Werner Alessandri
Zitat: "Im Gegensatz dazu
Zitat: "Im Gegensatz dazu werden die Covid-Impfstoffe der breiten Masse, also hauptsächlich gesunden Menschen gespritzt":
ist das nicht Sinn und Zweck einer Impfung???
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Ich komme auch darauf (siehe oben) zurück:
Wichtig aber: die Gefahr an Covid-19 zu erkranken, Schaden zu nehmen, und lebenslange "Nebenwirkungen" zu behalten, ist ungleich größer, als dies bei der Impfung gegen diese Krankheit ist (ich zitiere Sie): "Das darf nicht verschwiegen werden, um glaubwürdig zu bleiben".
Frau Dr. Rosalba Leuzzi
Frau Dr. Rosalba Leuzzi sollte meines Erachtens auch die psychischen Belastungen beachten, denen Kinder und Jugendliche bei einer Suspendierung, mangels Impfung, ausgesetzt werden !
mein persönliches resume aus
mein persönliches resume aus der Covid- Impfdebatte:
1. aus einem Stupfer wird ein Elefant gemacht.
Absolut überzogen sich als Laie damit so tiefgreifend zu beschäftigen, geschweige denn sein Leben danach umzukrempeln.
2. das Patenterecht auf die Impfstoffe muss endlich fallen!!!
Dass einige wenige aus einer weltweiten Notlage als Gewinner aussteigen, zeugt von einem kranken System.
In risposta a mein persönliches resume aus di Frei Erfunden
Recht viel besser kann man es
Recht viel besser kann man es nicht sagen, bravo!!
In risposta a mein persönliches resume aus di Frei Erfunden
So ein "Stupfer" hat 2-6
So ein "Stupfer" hat 2-6 Fälle /100.000 Impfdosen an gesunden Kinder und Jugendlichen 2009/2010 während der Schweingrippe ein Narkolepsie, ein scheußliche, unheilbare neurologische Erkrankung ausgelöst.
Also, primum nihil nocere! Saubere Evidenz und Daten (v.a. bei unmündigen Kindern)!
"Aufgrund der Ergebnisse der epidemiologischen Studien muss man von 2−6 zusätzlichen (zusätzlich zu den Fällen, die natürlicherweise auftreten) Fällen von Narkolepsie pro 100.000 verimpften Dosen Pandemrix bei Kindern und Jugendlichen und von 0,6−1 zusätzlichen Fällen pro 100.000 verimpften Dosen Pandemrix bei Erwachsenen ausgehen."
https://www.pei.de/DE/newsroom/veroffentlichungen-arzneimittel/sicherhe…
In risposta a So ein "Stupfer" hat 2-6 di Bernd Zagler
ad "Stupfer" der
ad "Stupfer" der Sicherheitsbericht des Paul Ehrlich Institutes, dabei geht es wohlgemerkt "nur" um ein Spontanmeldeverfahren (ohne Berücksichtigung der Dunkelziffer)...unter Punkt 5 findet sich der Bericht zu den Kindern. Die Kindernebenwirkungen müssen mit dem bisher geringen Erkrankungsrisiko aufgewogen werden.
https://www.pei.de/SharedDocs/Downloads/DE/newsroom/dossiers/sicherheit…
Evidenz ist eben mehr wie "Kaffeesatzlesen"...
In risposta a ad "Stupfer" der di Bernd Zagler
Das sieht aber nicht wirklich
Das sieht aber nicht wirklich gut aus, bei den Kindern.
Mein vorheriger Kommentar bezog sich auf Erwachsene, bei Kindern scheint mir eine gute Abwägung Pro und Contra sehr wichtig.
Und bevor man die Kinder impft, sollte man die Erwachsenen viel stärker in die Pflicht nehmen.