Covid, colpite le giovani imprenditrici

“Il Covid interrompe la crescita di imprese femminili”. I dati di Unioncamere e InfoCamere aggiornati al dicembre 2020 certificano l’impatto della pandemia e dei lockdown sulle aziende guidate da donne in Italia. Di fronte ad un calo nazionale, definito “contenuto” dagli stessi autori - il saldo parla di 3.907 attività sparite in un anno, meno 0,29% - emerge la tendenza positiva del Trentino Alto Adige. In regione, dove peraltro il tasso di femminilizzazione resta ancora basso, le aziende di questo tipo sono 118 in più (+0,59%), concentrate in prevalenza in provincia di Bolzano (+85, 0,80%), a seguire a Trento. Fa preoccupare maggiormente tuttavia la riduzione delle imprese guidate da giovani donne, che registrano un saldo negativo nazionale a fine anno (non una variazione in valori assoluti) di 7.169 unità, meno 4,45% (in regione -62, ovvero -2,77%).
Donne under35, battuta d’arresto
I dati di fine 2020, precisa il sistema delle camere di commercio italiane, mostrano che la gestione dell’emergenza sanitaria ha prodotto una battuta d’arresto soprattutto sulle imprenditrici giovani. Sebbene il tessuto produttivo femminile resti comunque mediamente “più giovane” di quello maschile, le aziende guidate da donne di meno di 35 anni di età hanno ridotto lievemente il proprio peso sulla componente imprenditoriale femminile. Le attuali 154mila attività di giovani donne sono, infatti, l’11,52% del totale, mentre nel 2019 erano il 12,02%.
La differenza a prima vista incongruente tra i due saldi (meno 3.907 per le imprese femminili totali, meno 7.169 per quelle rosa under 35) è spiegata secondo Unioncamere dal fatto che la contrazione marcata della seconda categoria è compensata dal migliore andamento per le imprese guidate dalle donne con più di 35 anni.
Aziende al femminile: ok Bolzano
Per quanto riguarda le imprese femminili totali, sono soprattutto le regioni del Centro ad assorbire la riduzione (pari a -meno 2.400). Nel Nord Est le imprese guidate da donne calano di quasi 1.500 unità (-0,63%), mentre il Nord Ovest registra poco più di 1.200 imprese femminili in meno rispetto all’anno precedente (-0,39%). Positivi al contrario i dati del Mezzogiorno: quasi 1.300 le imprese in più, pari al +0,26%. Sei le regioni, quasi tutte le Mezzogiorno, che vedono aumentare le attività guidate da donne. In Campania, Trentino Alto Adige, Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia il confronto con l’anno scorso mostra variazioni positive comprese tra il +0,63% e il +0,10%. La Lombardia, con un -0,05%, è stabile.
A livello regionale, in provincia di Bolzano si registrano al 31 dicembre 2020 10.765 imprese femminili, 18,04% sul totale delle attività (un dato basso, la media nazionale è 21,98%). Sono 85 in più (+0,80% sul 2019). A Trento i numeri sono rispettivamente 9.223 (+33, +0,36%).
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