Dobbiamo ancora riprenderci dalla crociata di Michaela Biancofiore che già un’altra (inaspettata) novità si profila all’orizzonte: Matteo Bonvicini, il farmacista presidente di Federfarma Bolzano, dopo aver - in extremis - gentilmente declinato l’offerta di mettersi alla guida del centrodestra (adducendo motivazioni professionali), ora scenderà in campo a fianco del sindaco Luigi Spagnolli, come capolista di una lista civica. Cambia fronte dunque, Bonvicini, o forse non lo ha mai cambiato, semplicemente l’area destrorsa, come si era dato per scontato, non è la sua “casa-base”; il suo orientamento, a questo punto, potrebbe al contrario definirsi più centrista.

Fatto sta che il giovane farmacista, che è anche uno degli amministratori della clinica che porta il suo nome, aveva dichiarato, all’indomani della rinuncia a candidarsi come sindaco della destra, che in lui restava sempre vivo “il senso di responsabilità verso la cosa pubblica con un approccio concretamente rivolto alle problematiche di questa città, che sento mia, non condizionato da ideologie e relative contrapposizioni”. Un’affermazione che con il senno di poi avrebbe anche potuto far prevedere una svolta di tal genere. Una discesa in campo che, non scordiamocelo, è soprattutto un’altra freccia nella faretra di Spagnolli.

Nel frattempo l’azienda della famiglia Bonvicini deve vedersela con il duello relativo all’ampliamento della loro clinica. I due confinanti, il primo capitanato da Diego Artioli e il secondo da Mario Vascellari, avevano fatto doppio ricorso, dopo che sia il consiglio comunale che la giunta provinciale avevano dato il via libera all’operazione di allargamento. Ora, i due, hanno deciso di impugnare davanti al Consiglio di Stato la sentenza del Tar che aveva permesso lo sblocco dei lavori lo scorso dicembre. Il Comune si è subito costituito come controparte in giudizio.