Emily Dickinson 2

I nostri week end saranno scanditi dall'opera omnia della grande poetessa americana Emily Dickinson. Per coloro che vogliono approfondire il clima culturale statunitense del tempo, consigliamo di leggere la splendida corrispondenza tra Emerson e Thoreau che introduce a una temperie davvero trascendentale e di livello infinitamente superiore rispetto a eventi e sentimenti della nostra frantumata contemporaneità. Ieri abbiamo intrapreso questo lungo cammino, oggi lo proseguiamo con il secondo manoscritto sempre tratto dall'edizione critica del 1955 citata ieri nella sua completezza.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: © Oswald Stimpfl

There is another sky,

Ever serene and fair,

And there is another sunshine,

Though it be' darkness there;

Never mind faded forests, Austin, 

Never mind silent fields -

Here is a little forest,

Whose leaf is ever green;

Here is a brigheter garden, 

Where not a frost has been;

In its unfading flowers

I hear the bright bee hum;

Prithee, my brother, 

Into my garden come!