“Alleanze? Decidono i cittadini”
Chi credeva che il Movimento 5 Stelle avrebbe convinto solo i già convinti ha fatto male i conti. Come ormai noto, a Bolzano i pentastellati hanno più che raddoppiato i consensi dal 2010 raccogliendo un 9,53% di tutto rispetto e conquistando 4 seggi in consiglio comunale andati a Maria Teresa Fortini, Caterina Pifano, Alberto Filippi e al candidato sindaco Rudi Rieder. Buon risultato anche a Laives, dove le preferenze sono state del 9,2% e 2 le presenze strappate in consiglio, e a Merano - tenuto conto che alle precedenti elezioni comunali il Movimento non era in corsa - dove i 5 Stelle hanno guadagnato il 5,4% dei voti e 2 consiglieri.
In Trentino non è andata peggio: a Trento il Movimento ha preso l’8,4% eleggendo, per la prima volta, 3 consiglieri; altrettanti sono stati eletti a Dro e Mori, dove la percentuale di consensi ha raggiunto il 17,3%; a Rovereto, invece, le preferenze sono state del 7,5%. “Con una campagna elettorale a costo zero, senza il voto clientelare e con l’ostracismo dei mezzi di informazione, sono stati eletti in totale 24 nuovi portavoce negli 11 Comuni”, ha sottolineato in una nota il deputato M5S Riccardo Fraccaro.
A Bolzano, tuttavia, il candidato sindaco dei 5 Stelle Rudi Rieder, gioisce “con riserva” del risultato ottenuto nel capoluogo altoatesino. Si aspettava una “spallata” allo status quo dal voto dei cittadini, Rieder, oltre che una maggiore affluenza alle urne, ma ciò non è accaduto e questo evidentemente pesa. “Se la maggioranza dovesse tenere - dice l’esponente del M5S - andremo incontro ad altri 5 anni di politica identici a quelli appena trascorsi”.
Un motivo per cui festeggiare senza riserve tuttavia i pentastellati ce l'hanno: l’esigua rappresentanza dei pro Benko entrati in consiglio. “È un bellissimo segnale - commenta Rieder -, i consiglieri comunali non si possono comprare come pensavano Hager e Benko, questo i cittadini, come dimostrato, non lo hanno accettato e anzi hanno premiato l’attività di informazione fatta in questi mesi attraverso l’istruttoria pubblica, e non solo, sul progetto del megastore”.
Ora, però, resta la questione del ballottaggio a cui pensare. Per dirla con Andrea Scanzi, giornalista de il Fatto Quotidiano, “da solo il Movimento non può fare nulla se non combattere battaglie nobili ma spesso di Pirro. Politica è anche strategia”. Ebbene, quale sarà allora la strategia da mettere a punto in vista dell’appuntamento del 24 maggio? Lo spazio di manovra è angusto: per i grillini Spagnolli è fuori dai giochi perché indagato e al servizio dei poteri forti; Urzì, come il sindaco uscente, è a favore del centro commerciale, della cementificazione e dell’incenerimento dei rifiuti, come dire: dalla padella alla brace.
Eppure in un primo momento sembrava plausibile un’intesa con il candidato sindaco del centrodestra, purché quest’ultimo avesse appoggiato parte del programma del Movimento, come i punti cardini della democrazia diretta, dell’abolizione dei privilegi e dei costi della politica, della riduzione delle emissioni inquinanti. Ma ora Rieder avverte: “non daremo indicazioni di voto, sceglieranno i cittadini se dare la fiducia a uno dei due sfidanti, perché per noi uno vale l’altro. Non parteciperemo ad alcun incontro o trattativa, ci ha già contattato Urzì peraltro, ma invitiamo i due candidati a leggere il nostro programma e a prendere posizione sui media in merito ai punti principali”.
Acconsenti per leggere i commenti o per commentare tu stesso. Puoi revocare il tuo consenso in qualsiasi momento.