“Cantieri, troppi cartelli monolingui”
Dieci richiami a settimana, da parte dei cittadini, per i cartelli e la segnaletica presso i cantieri redatti in una sola lingua, invece che due. Luis Walcher, assessore ai lavori pubblici, spiega le ragioni del promemoria approvato dalla giunta comunale allo scopo di sollecitare le imprese delle costruzioni al rispetto della normativa sul bilinguismo, in tedesco e italiano. La decisione arriva nella stessa seduta in cui è stato dato via libera al piano attuativo per la zona di insediamenti produttivi D1 “Ex Telecom”, tra via Siemens e via Volta. Primo ok (servirà il sì finale del consiglio comunale) alla proposta della società Demeter srl dell’imprenditore Nicola Dalle Nogare che comprende il nuovo hotel low cost in zona industriale: “Potrà servire tutti coloro che vengono per lavoro nell’area produttiva” afferma Walcher.
Cartelli non conformi
“Riceviamo dieci richiami a settimana per i cartelli e la segnaletica in una lingua sola presso i cantieri” racconta l’assessore, a fianco del sindaco Renzo Caramaschi. “Le segnalazioni giungono da tempo e abbiamo deciso di prenderci la nostra responsabilità per far valere quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica numero 574 del 1988”. In altre parole la norma di attuazione dello Statuto di autonomia che ha sancito il bilinguismo in tutte le comunicazioni pubbliche.
Riceviamo dieci richiami a settimana per i cartelli e la segnaletica in una lingua sola presso i cantieri. Abbiamo deciso di prenderci la nostra responsabilità per far valere la norma sul bilinguismo (Luis Walcher)
“L’obbligo - prosegue - va ricordato a tutte le ditte appaltratrici, compreso quelle degli appalti comunali. Non è solo una questione di legge, ma in una terra dove le due lingue sono parte della vita quotidiana anche i cantieri devono rispecchiare questa realtà”. Solidamente, precisa Walcher, il 90% dei cartelli sono monolingui italiani, ma ci sono anche quelli unicamente in tedesco. “Ecco perché abbiamo approvato il promemoria”, conclude.
Un hotel per la fame di camere a Bolzano sud
La giunta si è occupata anche del piano attuativo per la zona “Ex Telecom”, dove da tempo c’è sul tavolo la proposta dei privati relativa allo sviluppo edilizio, commerciale e turistico dell’area. Il documento firmato dall’architetto Andrea Saccani dello studio Area 17, per conto della Demeter srl, segue la convenzione firmata nel dicembre 2018 dalla società con il Comune di Bolzano proprio per disciplinare le caratteristiche e le scadenze del piano.
La superficie di 11.609 metri quadrati è compresa tra via Volta, via Siemens e il fiume Isarco a ridosso di ponte Resia, nella quale è situato l’edificio inutilizzato che ospitava la Banca popolare.
Non sarà una struttura di lusso, a 5 stelle, ma un hotel a prezzi moderati per servire chi viene per lavoro a Bolzano sud. Una risposta ai tanti che non trovano camere libere in città e devono andare fino a Laives o ad Ora
Il piano attuativo licenziato da sindaco e assessori permette un’edificazione fino a 14,5 metri in altezza per una volumetria totale di 98.100 metri cubi. Quattro i lotti in cui si divide il progetto: il lotto A per l’edificio esistente da 30.100 metri cubi, quelli nuovi B e C per rispettivamente 12.050 e 55.650 metri cubi, infine il lotto D dove è installato il distributore di carburante che rimarrà nello stato attuale. Oltre a uffici e commercio troverà spazio anche un albergo, in base a quanto prevede la legge urbanistica provinciale per le zone classificate come produttive.
“Non sarà una struttura di lusso, a 5 stelle, ma un hotel a prezzi moderati adatta a servire le persone che lavorano nella zona di Bolzano sud e si fermano per qualche giorno” spiega Walcher. “Una risposta ai tanti che non trovano camere libere in città e devono andare fino a Laives o addirittura a Ora”.