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La percezione che supera la realtà

Sui media locali è ancora molta la strada da fare affinché vengano superati i vizi di un'informazione che continua a discriminare.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Sembra ormai che la maggioranza sia completamente contaminata e che la famosa frase di Montanelli (”Chi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore”) ormai non funzioni più. Visto che il lettore 'padrone'  è drogato di disinformazione e ha sempre bisogno di quest'ultima per sentirsi contento.

È la percezione di paura, di criminalità in aumento, e in seguito la convinzione che la criminalità coincida con lo straniero, la minoranza e il diverso, quello che esce fuori dai risultati degli ultimi dati del monitoraggio fatto sui media altoatesini, dove il leggero miglioramento rispetto al 2012-2013 non riesce comunque superare il vicolo cieco che porta l'origine etnica, religiosa e la nazionalità ad abbondare nella titolazione degli articoli che sui media riguardano la cronaca nera.

Il monitoraggio basato sulle linee guida di Carta di Roma riservato ai media locali ed effettuato sui quotidiani di lingua italiana assieme ad una pagina di Facebook per un periodo minimo di tre mesi (giugno 2015 – agosto 2015) - presentato ieri 11 settembre 2015 nell'ambito di un evento promosso dall’associazione Nevo Drom, insieme all'associazione Sinti nel mondo, Fondazione Langer, Rete dei Diritti senza Voce, Porte Aperte, Cooperativa Savera, Yaku, Impronta Donna - individua le tre 'categorie' più presenti sulla stampa.

* I profughi che si trovano nelle maggior parti delle notizie di emergenza e sicurezza provocano nella cittadinanza altoatesina paura e pericolo. Non esistono delle informazioni veramente serie rispetto alla loro provenienza, al loro dramma, alla loro storia. Si fa molta confusione con l'uso improprio della parola profugo, rifugiato, migrante, richiedente asilo, clandestino, africano senza precisare sempre e correttamente il vero status delle persone. Nelle notizie, il soggetto emerge nei gruppetti minacciosi che creano disagio nei parchi o che disturbano le mamme coi bimbi. Che stiano tutto il tempo a bere o a mendicare per strada, senza che queste realtà vengano trattate in profondità, col rispetto verso l'altro. Si lascia, giustamente, uno spazio considerevole alle voci delle donne spaventate, alle testimonianze non sempre verificate nelle quali un africano molesta una signora o un bambino, affermazioni pressoché vere, nelle quali i cittadini pare che vedano questi profughi sempre in zone o spazi sbagliati, dove non devono essere. Dormire e sporcare per terra o spacciare sotto il ponte Roma con tanto di foto e tanto di titoli e sottotitoli. In particolare, sto facendo riferimento soprattutto alle ultime cronache dei profughi ai piani e dei disagi in via Roen. Quasi tutte notizie nelle quali manca la voce della controparte. Anche un semplice lettore può percepire il rischio leggendo in prima pagina il titolone “Subito 100 profughi in palestra” ,“Profughi: Il Brennero blindato” e affermazioni dei assessori che assicurano: “si tratta di una situazione di emergenza che si risolverà nel giro di pochi giorni”, come se fosse scorretto accogliergli, come se fossero tanti 400-500 in una Alto Adige che, come sostiene il direttore di Merano Marketing Aichner, “ogni anno ospita 6 milioni di turisti e 28 milioni di pernottamenti... Un paese caratterizzato culturalmente dall'ospitalità e dall'apertura che di certo non può respingere chi arriva da lontano e ha bisogno di aiuto”. Le statistiche sui profughi sono molto confuse; variano da notizia a notizia, un continuo allarmismo che ha fatto vivere ai cittadini l'emergenza profughi anche quando così non è stato. Dai media non è molto chiaro che non solo siriani ma anche somali, nigeriani, quelli del Bangladesh e Pakistan scappano dalle situazioni insopportabili e rischiano di non essere visti per quello che sono, ossia dei profughi disperati.

* Le minoranze sinte e rom. Mai come in questo periodo abbiamo letto di nomadi, Sinti e Rom sulla cronaca. Notizie di cronache non chiare che creano la percezione del rischio anche quando si parla di tutt'altro. Cito un titolo : “Via Deeg, i nomadi tornano subito in Zona ”. Come se si parlasse di criminali o di animali feroci. “Altro sgombero di nomadi nell'aria Vurza”, notizia del 3 agosto. La maggioranza di queste notizie non ha niente a che fare con la cronaca nera ma i media sono pieni di notizie di camper di nomadi che si spostano o che si fermano. Forse sono abusivi o forse no, che abbiano delle piscine o forse no, di cittadini che alzano la voce per “sgomberarli perché vicini ad un punto bancomat nel quale loro non hanno il coraggio di andare. Mai come in questi tempi ho sentito vergogna per i commenti che hanno provocato queste notizie in apparenza innocue, commenti verso un popolo umile che mai ha costituito un rischio per altri popoli, una minoranza che ha subito sempre discriminazioni cui non vengono mai ricordate le perdite nei campi di concentramento, un popolo di una cultura meravigliosa, piena di artisti umili e orgogliosi. Le minoranze Sinte e Rom le ho trovate in mezza pagina con delle foto in bella vista, cosa che non avviene quando riguarda cittadini italiani non rom e non sinti. Vorrei sottolineare il caso pietoso di una donna e di un ragazzino sinti italiani, arrestati per aver rubato delle raccolte in una parrocchia. É stata scaraventata su una pagina intera la faccia triste della donna e i giornalisti non si sono minimamente sforzati a profondire  cosa l'aveva portata a rubare gli aiuti destinati ad altri disperati come lei.  Inquietante la notizia della nomade straniera arrestata con un bottino di merce del valore di 20.000 euro. Nella pagina di Facebook del giornale il titolo è “Nomade arrestata con una borsa piena di gioielli.” Poi subito nelle prime righe si legge “cittadina croata di 19 anni….l’arresto è stato possibile grazie al senso civico di un cittadino bolzanino…” L'indomani, la notizia appare sulla prima pagina con un grande titolo che fa tremare : “Nuovo allarme sicurezza”. È ributtante mettere la foto di questa persona nella quale si vede chiaramente che ha pianto, nessuna pietà per una nomade quando la notizia dei 20mila euro fa lo scoop.

* Lo straniero in quanto cittadino comunitario o extra comunitario. Nella maggior parte della cronaca nera, l’emigrante è altrettanto screditato con tanto di cittadinanza citata. Nella pagina Facebook di uno dei giornali, diversamente da come vengono pubblicate il giorno dopo su stampa cartacea, le cronache nere spesso si mischiano in modo del tutto irregolare tra di loro senza nessun significato. Vi segnaliamo una notizia veramente strana del giorno 7 settembre. La notizia viene subito offerta ai lettori di Facebook: ”Cuoco arrestato per violenza sessuale”. A questa notizia sono state dedicate solo una decina di righe ed inoltre l'identità del cuoco è ignota; tutto ciò per dar seguito ad altre due notizie dentro la notizia, senza nessun legame con la prima, nella quale il nome e la cittadinanza dei delinquenti è scritta nero su bianco: sono tutti e due cittadini tunisini, uno condannato per resistenza al pubblico, l 'altro per spaccio di sostanze stupefacenti. Il danno che provoca è maggiore delle notizie stampate perché non necessita pagamento, non pubblica gli articoli di fondo e altri articoli di giornalisti di qualità, ma solo cronaca ed ha circa 45.000 lettori tra cui una parte massiccia di ammiratori del macabro, della notizia di cronaca che desidera esaurire il desiderio di screditare il nemico. Sono positive le risposte dei direttori alle lettere riguardanti l'emigrazione ma siccome la maggioranza dei lettori è più desiderosa di conoscere, di sapere le notizie di cronaca, dato che sono terribilmente magre le notizie positive che possono compensare il nero delle cronache, tutto quello che si muove e che io ritengo che sia comunque molto poco non riesce ad alleggerire la percezione grigia della paura, la convinzione che lo straniero, il Sinto, il Rom, il profugo sia il criminale, lo stupratore ed il ladro. Pare che la maggioranza delle persone oramai sia talmente contaminata che la famosa frase di Montanelli ”Chi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone. il lettore” (Università di Torino, 12 maggio 1997 durante una lezione di giornalismo) non funzioni più visto che oramai il lettore “padrone” è drogato di disinformazione e ha sempre bisogno di quest'ultima per accontentarsi.

Per fortuna esistono sul territorio dell'Alto Adige delle realtà mediatiche di buona qualità, bollettini e portali informativi partecipati come Salto.bz, Zebra, Enmigrinta che pur guadagnando poco o forse niente, usano l'informazione allo scopo di far vedere la parte migliore delle diverse culture. Forse non avranno dei risultati immediati ma plasmando man mano sia un nuovo lettore, sia un altro bisogno d’informazione, sicuramente potrebbero conquistare il futuro e anche un bel po' di lettori nuovi, gli stranieri.

Personalmente credo nell'effetto farfalla, perciò se solo le ali di una farfallina possono creare un uragano, anche noi e anche i media possiamo creare una parte del futuro. Dipende da tutti se il futuro sarà una tempesta o una bella giornata di sole. Se non lo faremo, insieme, non è perché siamo impotenti ma perché siamo irresponsabili e poco illuminati.

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Ferruccio Cumer Sab, 09/26/2015 - 15:42

Sarà perché ci scrivo anch'io, ma mi sembra che fra le realtà mediatiche equilibrate e lontane da scandalismo, qualunquismo, razzismo, superficialità e disinformazione l'autore avrebbe potuto collocare anche il Corriere dell'Alto Adige...

Sab, 09/26/2015 - 15:42 Collegamento permanente
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Gentiana Minga Lun, 09/28/2015 - 10:51

In risposta a di Ferruccio Cumer

si,è vero,concordo con Lei. anche Corriere è una realtà mediatica equilibrata.Infatti dal mio monitoraggio ho letto poche volte notizie di cronaca nera che non rispettassero la Carta di Roma. Ma ho voluto premere su chi ha superato l'equilibrio e ha potuto andare oltre... la percezione negativa è alta e per questo che (secondo me) necessita andare oltre "l'equilibrio" lasciando più spazio magari alle notizie di carattere multi-culturale,informative ecc ecc,o agli eventi che non mancano nel nostro territorio . Ma assolutamente Corriere è lontano da scandalismo e da tutto quello che lei giustamente scrive... Grazie mille del pensiero.

Lun, 09/28/2015 - 10:51 Collegamento permanente