Politica | I fondi bloccati

Scontro sui 18 milioni

Bolzano vuole i soldi per via Alto Adige, stralciati dal Milleproroghe e promessi da Conte. Caramaschi valuta ricorsi, Huber parla di “furto”. La difesa del M5s.
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Foto: signa

“Un furto ai danni della città”. Il Pd dà battaglia a Roma come a Bolzano alla maggioranza giallo-verde per il congelamento dei fondi per le periferie, di cui fanno parte i 18 milioni per il Pru di via Alto Adige. Non bastano le rassicurazioni del premier Conte, che all’Anci e ai sindaci arrabbiati per lo stop ai progetti in corso ha promesso di ricollocare un prossimo decreto risorse per 1,6 miliardi in tre anni, in base alle “effettive necessità degli enti locali”. Al segretario dei democratici Alessandro Huber risponde per i pentastellati Paolo Giacomoni, capogruppo nel capoluogo: “Giusto riequilibrare una distribuzione a pioggia riconoscendo le vere priorità dei Comuni”. Il sindaco Renzo Caramaschi si mostra invece pragmatico e attende il seguito delle promesse del governo.

 

Voto di fiducia

La contesa che ha tenuto banco per tutta l’estate non è solo amministrativa, ma politica e parlamentare. Oggi è atteso il voto alla Camera, il primo con la fiducia per il governo Lega e 5 stelle, sul testo di conversione in legge del decreto Milleproroghe. Dal ddl sono stati stralciati con un emendamento Lega-5 stelle i fondi legati al bando di riqualificazione, voluto da Renzi, confermato da Gentiloni e che a Bolzano e Trento ha portato in dote 18 milioni a testa.

 

Huber all'attacco: uno scippo

Ad approfittare del momento è soprattutto il Pd che veste i panni dell’opposizione. “Il Milleproroghe verrà ricordato come un vero e proprio scippo”, insorge il segretario dei dem altoatesini Alessandro Huber. “Si tratta di un grave furto ai danni della città di Bolzano, che si vede togliere 18 milioni di euro già assegnati”. Per il segretario “l’effetto Di Maio si fa già sentire, oltre ai posti di lavoro ora taglia anche i fondi destinati ai lavori per la riqualificazione di via Alto Adige, fondi garantiti dal governo Gentiloni”.

 

Caramaschi attende il decreto

Il primo cittadino attende il governo al varco. “Quello che ha detto Conte per noi va bene, i soldi possono essere spalmati su tre anni, l’importante è che ci siano perché servono per i collegamenti viari di via Alto Adige, il sottopasso, i sottoservizi”. Caramaschi è pronto a far valere in tribunale i contratti per i lavori pronti a partire: “Se è vero che il decreto arriva, altrimenti si dimostrerebbero un po’ sprovveduti”. Allude a Lega e 5 stelle al governo, ma soprattutto ai secondi. “Sono arrivati nella stanza dei bottoni, ma non basta dire comando io, ci sono rapporti in essere con gli enti locali da mantenere”.

 

Giacomoni (M5s): "Giusto riequilibrare"

Paolo Giacomoni difende invece il Movimento che ha bloccato il bando definito “incostituzionale”, perché avrebbe assegnato i soldi “senza tenere conto di quali sono i Comuni che ne avevano veramente bisogno”. “È chiaro - ragiona il consigliere - che assumendo la responsabilità di governo il movimento si è trovato davanti un sacco di cose che nel Paese devono essere corrette. Operare per un riequilibrio significa compiere un’azione che necessita di un po’ di tempo, non è immediata. Se i fondi sono per le periferie a queste devono andare. Verranno quindi esaminate le reali priorità degli enti locali”.

 

 

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19 amet Gio, 09/13/2018 - 09:44

L' incompetente ministro del non lavoro sarà una disgrazia per il paese. Dice no a tutto quello che crea lavoro , quindi è ovvio che vuole scippare anche i comuni che con questi soldi avevano già programmato lavori, ora bloccati.

Gio, 09/13/2018 - 09:44 Collegamento permanente