Ambiente | L'iniziativa

La Provincia al varco

Inquinamento da NO2 nel capoluogo, l’associazione Ambiente e salute presenta un esposto alla procura di Bolzano e una denuncia in Europa. E propone soluzioni.
traffico bolzano
Foto: Suedtirolfoto

Per gli alfieri dell’associazione bolzanina Ambiente e salute la Provincia rimane una “sorvegliata speciale”. Una ferma battaglia del gruppo è infatti quella sugli autobus ibridi, acquistati dall'amministrazione provinciale, che secondo i dissenzienti inquinerebbero più di quelli a metano. Al centro del dibattito ci sono le emissioni di biossido di azoto i cui livelli massimi sono sistematicamente superati nella città di Bolzano da circa un decennio, motivo per cui l’associazione ha presentato il 14 agosto scorso un esposto alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Bolzano e una denuncia alla Direzione Generale Ambiente della Commissione europea.

“L’Agenzia per l’ambiente e la tutela del clima della Provincia Autonoma di Bolzano - spiega la compagine ecologista nella conferenza stampa odierna - ha indicato le fonti degli ossidi d’azoto. Dal catasto delle fonti emerge in modo inequivocabile che la fonte principale d’emissione sono i mezzi di trasporto. In particolare le motorizzazioni diesel, seguite da quelle a benzina, sono le maggiori responsabili per la situazione attuale. Le altre fonti come riscaldamento o attività produttive hanno un ruolo marginale e la realizzazione della rete di teleriscaldamento alimentata dall’incenerimento dei rifiuti in plastica non sarà incisiva per la riduzione delle emissioni”.

 

 

Ricordando gli effetti sulla salute, una nocività “che porta alle cosiddette morti premature”, l’associazione, dato il superamento dei valori limite del livello di biossido di azoto a Bolzano, sottolinea che la Direttiva Europea in materia e anche in seguito a una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea impone che tali valori siano da rispettare “…all’interno di zone ed agglomerati dove si verificano le concentrazioni più elevate alle quali la popolazione può essere esposta…”.

Lo scorso 7 marzo la Commissione europea ha deciso, dopo tentativi (infruttuosi) di fare rispettare i limiti per NO, di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell'UE per l’infrazione nel settore della legislazione ambientale. Il caso riguarda l'inquinamento atmosferico e la mancata tutela della salute dei cittadini contro gli effetti del biossido di azoto (NO2). In caso di condanna l’associazione Ambiente e salute fa sapere che si riserverà il diritto di intervenire a tutela del danno economico ai cittadini derivato dal mancato rispetto della Direttiva Europea.

Per i membri dell’associazione bolzanina vanno messe in campo misure di contenimento delle emissioni legate al traffico motorizzato come ad esempio il transito di autovetture e furgoni con minimo due persone trasportate, e con targhe alterne; il pagamento di un biglietto di transito con mezzi motorizzati proporzionale al numero d’accessi; il drastico aumento della qualità dei trasporti pubblici: fra le altre cose la puntualità, la frequenza, l’estensione oraria, le trazioni alternative, i costi, la valenza abbonamenti nella zona Euregio.

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Christian Mair Gio, 09/12/2019 - 13:51

Gute konstriktive Lösungsvorschläge!
Euregiojahresticket (auch Monats-und Wochenticket?) würde ganz nebenbei das Integrationsproblem verschiedener Ticketsysteme sofort lösen.
Vielleicht wären noch park&ride-Parkhäuser Kohlern und MEBO mit Haltestellen für die zu bauende Kalterer- Bahn sinnvoll.
Und Investitionen ins Radnetz mit genügend Astellplätzen an Schnittstellen.
(https://utopia.de/utrecht-fahrrad-parkhaus-niederlande-61214/)

Und warum wird der Flughafen nicht mit einem Golfplatz und einer Surfwelle ersetzt, die zugleich abkühlend auf den Talboden wirkt?
https://vimeo.com/215316114

Gio, 09/12/2019 - 13:51 Collegamento permanente