Politica | Schermaglie

Un piede di qua e uno di là

Sven Knoll ha chiamato a raccolta gli indipendentisti al Brennero. E intanto il doppio passaporto continua ad essere un terreno fertile per il confronto politico.

Che quello del doppio passaporto per i sudtirolesi sia solo un sogno lo sanno anche i bambini. Ma ciò non toglie che il tema sia oggi come mai un ottimo spunto per il confronto interno al mondo politico di lingua tedesca
Nelle ultime ore il concetto è stato espresso in maniera molto chiara da Riccardo Dello Sbarba direttamente qui sulle pagine di Salto.

Intanto però ieri al confine del Brennero Sven Knoll di STF ha avuto il piacere di accogliere circa duecento ‘sognatori’ sud e nordtirolesi, con tanto di ospiti dalla Lombardia e dal vicino Trentino. 
Ad arringare la folla ci ha pensato il consigliere comunale di Merano Christoph Mitterhofer, ribadendo lo slogan tradizionale e cioè che ormai sarebbe scoccata l’ora della riscossa per i popoli oppressi dagli angusti e falsi confini degli stati che costituiscono l'unione europea.

Discorso chiuso invece per quanto riguarda la polemica sul convegno organizzato per il prossimo 16 ottobre e dedicato proprio alla “Doppia cittadinanza come strumento di difesa delle minoranze”, proposto da Knoll ed in un primo momento previsto nella sala del Consiglio Provinciale di Bolzano

Com’è noto la ‘decisione’ assunta in un primo momento dal presidente Klaus Widmann di mettere a disposizione la sala di consiglio provinciale è stata oggetto di una polemica non da poco, che nel giro di qualche giorno ha portato ad un passo indietro promosso nella conferenza dei capigruppo da PD, Verdi, Movimento 5 Stelle, Team Autonomie e naturalmente anche Alto Adige Nel Cuore. A favore si sono schierati solo Süd-Tiroler Freiheit, Freiheitlichen e Union, con la SVP astenuta ma senz’altro in subbuglio al proprio interno in seguito al ‘quasi blitz’ di Widmann (si veda in merito la presa di posizione su Salto del capogruppo Dieter Steger). 
Le schermaglie hanno fatto registrare anche la ’minaccia’ avanzata nei giorni scorsi da parte di Alessandro Urzì di “organizzare nella stessa sede un convegno sulla biblioteca unica italiana”. Dopo le reazioni in merito dell’assessore provinciale alla cultura italiana Tommasini (“Urzì inizia la sua lunga campagna elettorale per Bolzano”) e del direttore di Ripartizione Antonio Lampis (“non ne sappiamo nulla”), alla fine anche Urzì ha deciso di fare un passo indietro. “Il convegno non si fa” ci ha infatti confermato oggi il leader di Alto Adige nel Cuore, confermando però la sua posizione: “se non si fosse ripristinato l’uso istituzionale dell’aula ero pronto a tenere un’audizione alla settimana”). 

Com’è noto il convegno di Knoll si svolgerà all’Hotel Laurin venerdì 16 ottobre dalle ore 10 alle 17. Alla manifestazione prenderanno parte esperti internazionali, professori universitari e rappresentanti di varie minoranze etniche.  
Tra i relatori si saranno rappresentanti degli austriaci in Brasile, tedeschi della Slesia polacca, italiani di Croazia e Slovenia, armeni di Stati Uniti ed Australia, te deschi dell’Ungheria, ungheresi di Transilvania e tedeschi di Danimarca. 

Il convegno sarà senz’altro un’occasione interessante per sviscerare le esperienze di doppio passaporto già presenti in Europa e nel mondo, dando  occasione a nostalgici (e non solo) di riflettere sui pro e i contro della moltiplicazione ufficiale delle nazionalità. 

Tutto ciò in attesa che entro la fine dell’anno giunga finalmente l’attesa decisione austriaca in merito alla quale come detto nessuno si fa soverchie illusioni visto che in Austria al momento le uniche forze politiche favorevoli sono Freiheitlichen e Club Stronach. 

Con ogni evidenza con il 1 gennaio sia indipendentisti sudtirolesi che oppositori interni della segreteria SVP targata Achammer (e Kompatscher) dovranno trovare altri terreni su cui portare avanti la loro ‘battaglia’.