Economia | I dati

Anticorpi contro la corruzione

Il Trentino Alto Adige è la penultima regione in Italia per numero di segnalazioni per quanto riguarda i casi di corruzione. L'esperto: "Servono piani triennali".
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Foto: salto

Secondo il report 2015 sullo stato della corruzione in Italia, Transparency International, organizzazione che si occupa di prevenire e contrastare la corruzione a livello globale, solo l’11% degli italiani percepisce trasparente la nostra pubblica amministrazione; 27% è la percezione di integrità; 22% le pari opportunità di accesso ai processi decisionali pubblici. Dagli scandali di Tangentopoli fino alle ultime inchieste su Mafia Capitale il fenomeno della corruttela ha inequivocabilmente incancrenito il “sistema Italia”, tuttavia la cattiva reputazione del cosiddetto Belpaese è contrastata dal Trentino-Alto Adige, penultima regione per numero di segnalazioni, prima della Basilicata, riguardo i casi di corruzione, così come attestano i dati diffusi dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC).

“Ai dirigenti pubblici e agli amministratori – spiega Ermelindo Lungaro, esperto di anticorruzione e relatore di un corso di formazione rivolto agli operatori pubblici in programma per il prossimo 18 ottobre in via Lancia a Bolzano e organizzata dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili locale – servono soprattutto un cambio di rotta e uno sforzo per andare oltre l’approccio formalistico, attraverso l’attuazione di tutta una serie di azioni concrete. Fra queste, un maggior coinvolgimento nel processo di costruzione e manutenzione dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione degli Organi di Indirizzo Politico, un maggior coinvolgimento di tutti gli stakeholders, una maggiore attenzione alle fasi di analisi del contesto interno ed esterno, di misurazione del rischio e di identificazione delle misure ulteriori di prevenzione della corruzione. Queste misure per essere attuabili devono essere compatibili con la situazione organizzativa dell’Ente, e integrate al sistema di controllo interno e al Piano delle Performance. La vera sfida è trasformare un mero adempimento di legge in un’opportunità unica per ricondurre le procedure amministrative a processi efficienti che portano risultati concreti nei servizi al cittadino.”


Qualche dato: 929 provvedimenti sulla base di segnalazioni riguardanti corruzione e mancata trasparenza sono stati avviati nel corso del 2015 dall’Anac. Questa la fotografia delle regioni con il maggior numero di segnalazioni: Campania (19,5%), Lazio (12,9%), Sicilia (10,8%) e Puglia (7,9%). Si registra un aumento rispetto al 2014 quando le segnalazioni pervenute attraverso la piattaforma “Campagna trasparenza” furono 757: Campania (15,8%), nel Lazio (13,9%, nei dati sono considerate anche le segnalazioni riguardanti gli enti e le amministrazioni di rilievo nazionale, pari all’8,3% del totale), in Sicilia (13,1%), in Puglia (10%) e Lombardia (8,9%). Il Trentino Alto Adige è ultima regione per percentuale di segnalazioni: lo 0,3% del totale italiano. Nel corso dell’incontro del 18 ottobre dal titolo La prevenzione della corruzione: vademecum per responsabili e consulenti, si affronteranno tutti i principali temi legati alla normativa anticorruzione, fra cui la costruzione di piani anticorruzione, l'individuazione delle aree sensibili e l'analisi del rischio, nonché l’individuazione delle misure ulteriori di prevenzione; la costruzione di un efficace sistema di controllo interno per la verifica dell’adeguatezza ed effettività dei piani anticorruzione.