Società | La giornata 2020

Uno psicologo in ogni scuola

I professionisti altoatesini approvano l’accordo nazionale tra Ordine e ministero. Bertoli: “Cure psicologiche nel piano sanitario provinciale”.
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Foto: Gino Crescoli/Pixabay

Non c’è salute senza salute psicologica”. Questo lo slogan della giornata nazionale della psicologia 2020 che i professionisti della provincia di Bolzano hanno celebrato sabato 10 ottobre, in modalità telematica a causa della pandemia da coronavirus. Nel dibattito, al quale hanno partecipato Pierpaolo Bertoli, direttore sanitario reggente dell’Asl altoatesina, Andreas Huber, direttore del servizio di psicologia ospedaliera di Brunico, e Gabriele Morandell, difensora civica, si è parlato sia dell’importanza della psicologia in generale per il benessere individuale che della sua inclusione nelle cure di base sul territorio. Un plauso è andato all’accordo firmato a livello nazionale tra Ordine nazionale e ministero (“Dovrebbe garantire la presenza di uno psicologo in tutte le scuole nell’anno scolastico in corso” è stato sottolineato), mentre Bertoli ha annunciato l’inserimento della psicologia “nel nuovo piano sanitario”, per garantire “misure di sostegno omogenee per l’intera popolazione”.

 

La salute psicologica come diritto

 

La giornata nazionale del 10 ottobre dal titolo, “La salute psicologica è un diritto” è stata al centro dell’incontro virtuale organizzato dall’Ordine degli psicologi di Bolzano. Il presidente nazionale David Lazzari si è collegato da Roma portando i saluti e gli auguri di buon lavoro ai partecipanti in Alto Adige. Nel suo breve intervento ha evidenziato come il tema del diritto alla salute psicologica coinvolga la promozione della professione capace di intervenire non solo sulla patologia, ma anche e soprattutto, nella prevenzione del disagio e costruzione del benessere.

Sabine Cagol, presidente dell’Ordine a Bolzano, si è richiamata il principio per cui “la salute è completa - ha detto - solo quando include tutte le componenti del benessere psichico, fisico e sociale”. Le relazioni svolte hanno poi messo in luce quanta strada ci sia ancora da fare in Alto Adige provincia per arrivare a garantire a tutti anche la salute psicologica.

La psicologia dovrebbe confluire nel piano sanitario provinciale, garantendo così un sostegno omogeno all’intera popolazione (Pierpaolo Bertoli)

Bertoli, direttore sanitario di Sabes, ha sottolineato sottolineato l’importanza della psicologia, soprattutto nella cura di base sul territorio, e ha detto che questo dovrebbe confluire nel nuovo piano sanitario garantendo misure di sostegno omogenee per l’intera popolazione. Inoltre le prestazioni professionali di natura psicologica dovrebbero essere assicurate da personale formato e abilitato. Il dirigente medico ha colto poi l’occasione per ringraziare tutti gli psicologi per il loro prezioso lavoro durante l’emergenza Covid.

Quanto a Huber, ha ricordato che gli studi e la ricerca sono una parte essenziale del lavoro in campo psicologico. Su questo tema c’è ancora molta ricerca da fare e le nuove scoperte, ha aggiunto, sono essenziali per fornire un supporto realmente utile. A seguire il responsabile di Brunico ha sottolineato l’importanza di potenziare le risorse disponibili perché le nuove sfide richiedono risposte efficaci e tempestive. La necessaria flessibilità, questo il suo pensiero, potrebbe essere gestita ancora meglio collaborando con psicologi freelance.

L’accordo con il ministero ha l’obiettivo di assicurare la presenza di uno psicologo in tutte le scuole nell’anno scolastico in corso

La difensora civica Morandell dopo aver fatto riferimento alle linee guida generali per il diritto alla salute mentale, basate su quelle dell’Oms, e sulla “legge Basaglia”, ha informato circa le linee guida specifiche per la pandemia di Sars-Covid.

A conclusione dell’evento si è aperta una discussione tra partecipanti e relatori, moderata da Francesca Schir, consigliera dell’Ordine, da cui sono emerse  le preoccupazioni degli psicologi per garantire il miglior trattamento possibile delle esigenze psicologiche a tutti i cittadini con uguale possibilità di accesso. Preoccupazioni simili si riscontrano anche nelle case di riposo, dove manca o è ridotta la presenza di professionisti psicologi.

Si è parlato infine dell’accordo firmato recentemente tra il ministero dell’Istruzione e l’Ordine nazionale: “Dovrebbe garantire la presenza di uno psicologo in tutte le scuole nell’anno scolastico in corso - questo quanto sottolineato nel convegno -. Sarà compito dei vari attori della rete della Provincia e dell’Ordine pensare a nuovi modelli e assetti della psicologia in Alto Adige-Südtirol”.