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"Allenamento come prevenzione"

Al Festival dello Sport di Trento anche lo sciatore altoatesino Peter Fill che, a partire dal suo infortunio, illustra i nuovi approcci dell'allenamento.
Peter Fill
Foto: Festival dello Sport
  • Al Festival dello Sport di Trento è arrivato anche Peter Fill. Il campione di sci, nella giornata di sabato 11 ottobre, è stato protagonista di un panel dedicato alla salute e alla prevenzione degli infortuni, insieme al medico Claudio Soru, anestesista e terapista del dolore. Con il giornalista Luigi Ripamonti, Peter Fill ha parlato dell’infortunio subito nel 2009 in Argentina, a causa del quale ha dovuto sottoporsi ad un intervento chirurgico per riparare alla lacerazione degli adduttori. L’intervento ha consentito all’atleta pluridecorato di rimettersi in pista e continuare la sua straordinaria carriera per altri 10 anni, ma ha richiesto un fortissimo sforzo fisico e mentale, a causa del dolore cronico che Fill ha dovuto affrontare. Le lesioni, infatti, seppur ricucite, hanno provocato un disequilibrio interno con cui Peter Fill ha dovuto convivere per tutto il resto della carriera sciistica. Per questo motivo, la terapia mirata del dolore si è dimostrata fondamentale, nonostante sia arrivata piuttosto tardi, dopo moltissimi consulti e accertamenti non risolutivi. Ad oggi, però, le tecniche sono andate avanti e, come ha illustrato Soru, la terapia del dolore non riguarda solamente i malati oncologici, come spesso si pensa, ma anche i dolori cronici, come quelli delle articolazioni. 

     

    Negli anni, infatti, anche l'addestramento atletico nello sci è cambiato, concentrandosi sulla preparazione fuori dalle piste

     

    Gli esami diagnostici e le terapie come le infiltrazioni permettono di agire direttamente sulla parte interessata, richiedendo una concentrazione minore di farmaco, rispetto alle dosi massicce assunte per via orale, ma spesso si arriva ad agire direttamente mediante la terapia del dolore dopo un periodo di cure meno localizzate. Nonostante la terapia del dolore non possa guarire la causa, riesce a curare i sintomi, soprattutto se accompagnata ad un approccio multidisciplinare, accanto a fisiatri e fisioterapisti.

  • Peter Fill: "La possibilità di variare l’allenamento e praticare diversi tipi di sport, permette di preparare il fisico in molte maniere". Foto: Festival dello Sport

    E proprio Peter Fill sottolinea l’importanza della prevenzione, in particolar modo durante gli allenamenti. La possibilità di variare l’allenamento e praticare diversi tipi di sport, permette di preparare il fisico in molte maniere, senza sottoporre gli stessi muscoli o le stesse articolazioni ad uno stress continuo. Un approccio che anche Peter Fill cerca di applicare nella sua professione di coach, da quando, dopo il ritiro, ha deciso di dedicarsi prima alla preparazione della squadra di sci giovanile, e poi ai gigantisti della nazionale maggiore. Negli anni, infatti, anche l'addestramento atletico nello sci è cambiato, concentrandosi sulla preparazione fuori dalle piste e mantenendo una routine con meno giornate di sci, durante le quali si riesce, quindi, ad essere più focalizzati sull’obiettivo. Nella sua attività di coach, Peter Fill mette a disposizione la sua intera esperienza, non solo nell’atletismo, ma anche nella gestione della pressione e nel riconoscimento dei limiti del proprio corpo, in un percorso che Fill ha affrontato anche con uno psicologo

      

    Nella sua attività di coach Peter Fill mette a disposizione la sua intera esperienza, non solo nell’atletismo

     

    E attraverso il suo osservatorio privilegiato Fill guarda alle ormai prossime Olimpiadi, nelle quali, secondo l’atleta altoatesino, l’Italia può contare su una squadra forte e preparata, capace di affrontare anche piste complicate, ma che possono regalare grandissime soddisfazioni.