Cronaca | Caso Hager/Benko

Interrogatorio di due ore per Hager

Il commercialista altoatesino è stato sentito dagli inquirenti. L'avvocato Bertacchi: “Forniti ampi chiarimenti”. Sentita anche la funzionaria del comune di Bolzano Eisenstecken.
Hager tribunale
Foto: SALTO
  • Interrogatorio fiume per Heinz Peter Hager, che oggi (12 dicembre) è stato sentito per oltre due ore dagli inquirenti a Trento, durante l’ultima giornata di interrogatori della maxi-indagine Romeo. Il commercialista altoatesino è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari Enrico Borrelli e ai pubblici ministeri Davide Ognibene e Alessandro Clemente alle ore 9:30 ed è uscito poco prima delle 11 sorridente e salutando tutti. Il suo avvocato Carlo Bertacchi ha dichiarato: “Il mio assistito ha fornito ampie dichiarazioni e spiegazioni. La mole delle contestazioni era molto ampia, i chiarimenti richiedevano tempo. Abbiamo chiesto la revoca della misura cautelare ed altre richieste ora al vaglio del giudice”. 

    Secondo la Procura di Trento, Hager avrebbe giocato un ruolo chiave nella presunta associazione delinquere con a capo Renè Benko in grado di influenzare la politica e la pubblica amministrazione per la speculazione edilizia. Il commercialista è infatti ritenuto essere il collegamento tra gli imprenditori del Trentino Alto Adige e il magnate austriaco. 

    Subito dopo si è svolto l’interrogatorio di garanzia della funzionaria comunale Daniela Eisenstecken, ultima tra gli otto indagati agli arresti domiciliari ad essere sentita. Il colloquio è durato 20 minuti, successivamente nè la donna nè il suo avvocato Stefano Ascioni hanno rilasciato dichiarazioni. 

    Negli scorsi giorni sono comparsi davanti al Gip anche il giornalista bolzanino (sospeso dall'albo) Lorenzo Barzon, l'architetto altoatesino Andrea Saccani, l’imprenditore roveretano Paolo Signoretti, l'ex senatore ed ex sindaco di Dro, Vittorio Fravezzi, questi ultimi due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. La scorsa settimana invece ci sono stati gli interrogatori di garanzia dell'architetto Fabio Rossa, e della sindaca di Riva, Cristina Santi, l'unica a cui sono stati revocati gli arresti domiciliari

    (Articolo in aggiornamento)