Politica | Bolzano

Acciaierie, nuove valutazioni a gennaio

La Giunta provinciale ribadisce la propria linea su Valbruna, confermando il regolare svolgimento della gara. Domani i sindacati faranno volantinaggio e per lunedì sono attesi per un incontro da Galateo, che dice: "Valbruna può ancora partecipare alla gara".
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Foto: Fabio Brucculeri - ASP/Othmar Seehauser
  • I lavoratori delle Acciaierie Valbruna tornano in piazza ma questa volta, invece di svolgere una protesta, faranno volantinaggio ai Mercatini di Natale di Bolzano. "Vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica su una trattativa che ha del surreale", afferma il sindacalista di Fiom-Cgil, Marco Bernardoni

    La trattativa a cui fa riferimento è il bando provinciale - dal valore di 150 milioni di euro - che mette a gara il diritto di superficie per 50 anni del terreno ex Falck, oggi sede delle Acciaierie Valbruna. L'unica ad aver chiesto di svolgere il sopralluogo - requisito necessario per partecipare alla gara - è infatti l'azienda della famiglia Amenduni, che occupa il terreno da 30 anni e che ha annunciato che non parteciperà. Di conseguenza, il bando andrà deserto. Già venerdì scorso diversi rappresentanti dei lavoratori hanno fatto sentire la propria voce, chiedendo alla Provincia di sedersi al tavolo con i proprietari di Valbruna per trovare una soluzione. In ballo, infatti, oltre al futuro dello stabilimento siderurgico di via Volta, ci sono 580 posti di lavoro a Bolzano e oltre 1.200 della sede di Vicenza.

  • Marco Bernardoni (primo a sinistra): "Ci sono stati diversi dipendenti che si sono dimessi nell'ultimo periodo". Foto: SALTO
  • Oggi la Giunta provinciale ha ribadito che non intende commentare le prese di posizione che si susseguono e che a metà gennaio, quando la gara sarà terminata, riprenderanno le valutazioni attorno alle soluzioni possibili. Si terrà conto dell’esito della procedura, delle istanze dei lavoratori, delle esigenze del mondo produttivo in generale e del comparto industriale in particolare. La Giunta ha anche espresso la disponibilità ad avviare nella seconda metà di gennaio colloqui con le parti sindacali e datoriali coinvolte per un confronto costruttivo sui possibili scenari futuri.
    "La Provincia tira dritto - commenta Bernardoni - e noi non siamo d'accordo. Anche per questo domani faremo volantinaggio nelle principali piazze del centro storico. Inoltre, probabilmente le prime settimane di gennaio faremo una manifestazione. Ci sono stati diversi dipendenti che si sono dimessi nell'ultimo periodo". Secondo il sindacalista l'iniziativa ha già ottenuto un risultato: "Siamo stati invitati dal Vicepresidente della Giunta, Marco Galateo, per un incontro previsto già per questo lunedì pomeriggio", conclude Bernardoni.

  • Marco Galateo: "Acciaierie Valbruna potrebbe decidere entro il termine del 15 gennaio di partecipare al bando di gara e di contestare, come già dichiarato, la clausola del sopralluogo obbligatorio". Foto: Dalla Serra/SALTO
  • Lunedì 15 dicembre si terrà quindi un incontro tra Marco Galateo e i sindacati. "Loro dicono che la Provincia è silenziosa, ma questo non vuole dire che noi non stiamo lavorando nell'interesse dei lavoratori delle acciaierie", dice Galateo. "Per legge durante una gara aperta la pubblica amministrazione non può parlare, perché altrimenti c'è il rischio di intromettersi all'interno di un procedimento di gara. 

    Acciaierie Valbruna è l'unico soggetto che ha chiesto di fare il sopralluogo e che quindi ha i titoli per partecipare alla gara. Nessun'altra azienda in Italia o nel mondo può partecipare alla gara. Valbruna ci ha comunicato la volontà di non partecipare al sopralluogo, ma questo non significa che le acciaierie non possano partecipare alla gara. So che è complicato, ma tecnicamente funziona così: Valbruna potrebbe decidere entro il termine del 15 gennaio di partecipare al bando di gara e di contestare, come già dichiarato, la clausola del sopralluogo obbligatorio". Ecco perché - secondo Galateo - da un punto di vista amministrativo è stato valutato che è più conveniente per tutti, soprattutto per la stabilità degli operai, lasciare passare questo mese in modo che al 15 gennaio il procedimento sia terminato. "Se ci sarà un'offerta verrà valutata, altrimenti avvieremo a 360 gradi tutti i ragionamenti per ribadire la continuità produttiva del sito. Questo - conclude il Vicepresidente - è un messaggio sicuramente rassicurante per i lavoratori". I lavoratori non la pensano allo stesso modo e chiedono che la Provincia inizi già da ora una trattativa diretta con l'azienda, perché l'attuale situazione alimenta l'incertezza.