"Portiamo alcuni orsi in Veneto"
Il Wwf chiede al governatore Luca Zaia di aprire alla possibilità del trasferimento di alcuni orsi dal Trentino in Veneto, dopo l'attacco mortale al runner Andrea Papi. Il trasferimento, spiega Carmelo Motta, delegato regionale Wwf al Corriere del Veneto, "può essere una strada per risolvere concretamente il problema degli orsi. Ma ciascuno deve fare la propria parte. L'opinione del Wwf è che anche il Veneto possa avere un ruolo in questa operazione, accogliendo alcuni esemplari. Non è una follia: le nostre montagne erano popolate da orsi fino al secolo scorso, quando furono sterminati". Un'operazione da farsi in lungo arco temporale, avverte Motta. Lo riporta l’ANSA. "Ma se il governatore Luca Zaia decidesse di tendere la mano al collega trentino promuovendo questo progetto - sottolinea - il Wwf lo sosterrebbe con forza. Per non rischiare di trasferire in Veneto gli attuali problemi del Trentino, il piano di ripopolamento andrebbe redatto con cura, con uno studio di fattibilità". Sull'abbattimento dell'orsa Jj4, Motta, comunque, ha pochi dubbi: "Se un esemplare mostra comportamenti pericolosi per l'incolumità degli esseri umani, la sua 'rimozione' consente di diminuire il rischio di nuove aggressioni, e anche una migliore accettazione sociale della popolazione. Ma l'abbattimento è l'ultima strada percorribile. Non lo dice il Wwf, lo sostiene la scienza".
Come emerso nei giorni scorsi l'orsa Jj4 si era resa già responsabile di un'aggressione sul monte Peller ed era stata oggetto di un'ordinanza per l'abbattimento, che avevo sottoscritto il 24 giugno 2020. Da quel momento è iniziato un iter travagliato con gli organi di giustizia amministrativa che non ci ha permesso di dare seguito all'ordinanza. Lo diciamo con un sentimento di commozione e rabbia per quanto accaduto". Così, in conferenza stampa, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. Lo riferisces sempre l’Agenzia ANSA. "Il Tar, il 31 luglio 2020, boccia l'ordinanza di abbattimenti con parere collegiale. Quindi revoco l'atto e ne faccio un altro per la cattura, l'11 agosto del 2020. Iniziano però una serie di ricorsi che il Consiglio di Stato, con giudizio monocratico prima, e collegiale poi, sospende. Il tutto torna al Tar di Trento che recepisce la linea del Consiglio di Stato e boccia anche ordinanza di cattura. Noi quindi non potevamo procedere, avevamo le mani legate", precisa Fugatti. A quanto riferito dal governatore, la Provincia di Trento ha costantemente segnalato la pericolosità dell'esemplare a Ispra. "Nel luglio 2021 - ha raccontato Fugatti - chiediamo una rivalutazione per la captivazione e nel novembre ci arriva una risposta negativa. Reiteriamo la richiesta nell'agosto del 2022, al quale ne segue una terza nell'ottobre de 2022, sempre con risposta negativa di Ispra".
Intanto, sull’onda emotiva dell’uccisione di Andrea Papi, Ispra ha dato il parere positivo per l'abbattimento di Mj5, che il 5 marzo scorso ha aggredito un uomo in valle di Rabbi. Adesso seguirà un atto consequenziale da parte dell'amministrazione provinciale", ha detto Fugatti. Mj5 è un esemplare di 18 anni che lo scorso 5 marzo ha aggredito un escursionista di 39 anni nei boschi della valle di Rabbi, a pochi chilometri dal monte Peller, dove è stato ucciso il runner trentino di 26 anni lo scorso 5 aprile. "Verrà confermato anche l'atto di abbattimenti di Jj4, individuato come responsabile dell'aggressione ad Andrea Papi", ha aggiunto Fugatti.