Sport | Il caso Schwazer

Una serie tv che lascia senza parole

Da oggi sono disponibili su Netflix i 4 episodi della docuserie “Il caso Alex Schwazer”. Tanti i colpi di scena. Inevitabile provare empatia per i due protagonisti.
Alex Schwazer
Foto: Netflix

I 4 episodi dalla durata massima di 50 minuti l’uno, che formano la docuserie Netflix Il caso Alex Schwazer” prodotta da Indigo Stories, sono un racconto a 360° della vicenda che ha colpito il campione altoatesino e il suo allenatore, Alessandro Donati, paladino della lotta al doping. 4 episodi che non solo cercano di ricostruire in ordine cronologico i fatti successivi all’oro olimpico di Pechino 2008 vinto da Schwazer, ma che tratteggiano anche il lato umano dell’atleta, fatto di vittorie, cadute, rientro alle gare e battaglie legali. Una docuserie ricca di colpi di scena che si intrecciano con una lunga intervista inedita al marciatore, dove si evidenzia da una parte la vita sotto ai riflettori e il fidanzamento con la pattinatrice Carolina Kostner, dall’altra l’atleta, la depressione dopo l’oro olimpico e la caduta nel vortice del doping.

 

E poi, dopo la confessione successiva al primo caso di positività, il racconto del riassestamento durante il periodo della prima squalifica a 3 anni e 6 mesi arrivata nel 2013, gli studi universitari e il ricordo di quella lezione di medicina dello sport all’Università di Innsbruck. “Mi sono iscritto all’università, partendo da zero, e d’estate facevo il cameriere. Un cambio drastico. Ricordo che un giorno, a lezione, si parlava di doping e si è arrivati a casi famosi di doping, c’erano le foto, quella di Armstrong e la mia. Istintivamente mi sono alzato e ho detto: questo sono io”, racconta nell’intervista a Netflix.

Mentre si viene trasportati verso il secondo caso di positività, quello che è a tutti gli effetti un intrigo internazionale pieno di zone d’ombra su cui la docuserie, in maniera investigativa, cerca di fare luce, viene introdotta la figura di Alessandro “Sandro” Donati. Questa volta, però, quello che può essere definito il coprotagonista della storia, non è più solo colui che indicò alla Wada – l’Agenzia mondiale antidoping – i comportamenti sospetti di Schwazer prima delle Olimpiadi del 2012, ma diventa il “prof”, l’allenatore del secondo Alex Schwazer, che ricerca il riscatto in maniera onesta e trasparente.

 

Anche grazie agli interventi del giornalista Attilio Bolzoni, l’intervista all’avvocato Gerhard Brandstätter e i racconti dello stesso Donati, si cerca di ricostruire il momento peggiore della carriera di Schwazer: la seconda positività, il caso intorno all’analisi delle urine e la squalifica a 8 anni. Solo l’archiviazione del procedimento penale da parte del Gip del Tribunale di Bolzano, arrivata nel 2021, fa tirare un sospiro di sollievo allo spettatore, che però non può che rimanere con l’amaro in bocca per la mancata partecipazione di Schwazer alle Olimpiadi di Rio, perché, come ha detto l’atleta ospite a Sanremo 2021: “Ho vinto in Tribunale, ma io sono uno sportivo e vinco sul campo da gara”.

Insomma, “Il caso Alex Schwazer” è una docuserie che, seguendo la narrazione dei fatti ricostruita da Netflix, sul piano razionale lascia senza parole, e che a livello emotivo fa empatizzare con i due protagonisti, Schwazer e Donati.

 

Bild
Profile picture for user Salzer Claudio
Salzer Claudio Lun, 04/24/2023 - 23:02

Wer wissen will, was für eine Charge Schwazer ist, benötigt nur dieses eine Detail: Seine damalige Freundin Caroline Kostner bewahrte ihn - man nennt das Liebe - mit einer Schutzbehauptung vor einer Dopingkontrolle. Und genau dies hat dieser Dolm dann nach der Beziehung verraten und sie damit schwer belastet. Mehr muß man über diese - nachweislich gedopte - Witzfigur nicht wissen.

https://www.salto.bz/de/article/11092014/schwazer-belastet-ex-freundin-…

Lun, 04/24/2023 - 23:02 Collegamento permanente