Società | Prosit, nuovi spazi

Prosit, nuovi spazi inaugurati

L’inaugurazione del laboratorio e dello showroom della coop sociale Prosit ha recentemente avuto luogo. Erano presenti diverse cooperative e i vertici di Coopbund.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
Un momento dell'inaugurazione
Foto: Coopbund
  • Una mattinata dedicata ai princìpi e ai valori della cooperazione. “Coop Brunch”, evento di inaugurazione e di condivisione della nuova location organizzato dalla cooperativa sociale Prosit, brand digital, design, print, factory presso il laboratorio Prosit di via Keplero a Bolzano.

  • A fare gli onori di casa è stato il presidente Romano Beaco "Non è senza una grande emozione, che noi di Prosit abbiamo inaugurato il nostro nuovissimo laboratorio e lo showroom” ha sottolineato il presidente Romano Beaco. “Nei primi 13 anni di vita, la nostra cooperativa sociale ha affrontato sfide appassionanti e saputo sfruttare opportunità diverse.  Una stagione intensa, a tratti difficile, ma sempre stimolante, nella ricerca costante di una via per esprimere al meglio delle nostre possibilità la responsabilità di essere imprenditori dell’innovazione nell’ambito della cooperazione sociale. Celebrare pubblicamente l’apertura del centro operativo dedicato alla comunicazione visiva nella nostra nuova casa di via Keplero, alla presenza di tanti che con noi condividono lo spirito e le finalità del nostro progetto, non vuol essere un punto di arrivo. Al contrario, auspichiamo sia l’occasione per guardare al futuro, insieme ai nostri ospiti, ai nostri partner no profit, ai cooperatori sociali del territorio e a tutti coloro che in noi hanno avuto fiducia. Perché noi di Prosit crediamo nel nostro ruolo di cooperatori della solidarietà e in una cooperazione sociale che possa essere il settore economico ed imprenditoriale dinamico, ove ogni criticità può e deve essere trasformata in una nuova, grande potenzialità”.  

  • Foto: Coopbund
  • Dopo il benvenuto, Monica Devilli, presidente di Coopbund Alto Adige Südtirol, si è soffermata sul tema: "Le sfide della cooperazione sociale" per poi avviare un interessante momento di dialogo tra le cooperative.

    Alessandra Berloffa – Direttrice della cooperativa sociale Eureka, Francesca Peruz – Presidente della cooperativa sociale Clab e Monika Thomaser – Direttrice della cooperativa sociale Albatros hanno analizzato la situazione del settore in questo momento ed evidenziato esigenze e priorità da condividere con gli esponenti della politica locale in periodo di preziosi incontri istituzionali.

  • Foto: Coopbund
  • Alla cerimonia inaugurale della cooperativa Prosit ha preso parte anche Juri Andriollo – Assessore alle Politiche Sociali, al Tempo libero e allo Sport per il Comune di Bolzano. 

    A seguire si è svolta l'inaugurazione del laboratorio e dello showroom della cooperativa sociale Prosit. Un momento molto speciale, condiviso con altre cooperative della rete Coopbund, per rimarcare le diverse novità messe in campo da una realtà che ha ampliato sia gli spazi che le collaborazioni, sempre all’insegna dei principi legati all’inclusione delle persone fragili, contribuendo allo sviluppo del terzo settore. 

  • Foto: Coopbund
  • Nel suo intervento, Jessica Rizzoli, responsabile dell’area sociale di Prosit ha rimarcato infatti che “A ben vedere, noi cooperatori sociali siamo nati proprio per affrontare e risolvere le problematiche più diverse, nell’unica grande mission di valorizzare il lavoro di inclusione sociale e lavorativa delle categorie deboli, con difficile inserimento nel mercato del lavoro per la mancanza di percorsi di accompagnamento individualizzati. Valorizziamo la centralità della persona, rispettando i tempi di ciascuno, i modi, la diversità e l’ascolto, per creare contesti significativi e motivanti. Ci facciamo carico di un bene comune, di una politica pubblica fatta da soggetti privati in modo sussidiario. Altrimenti saremmo semplicemente delle imprese e non dei cooperatori della solidarietà. Per farlo, abbiamo capito che dobbiamo essere più numerosi, perché anche nella cooperazione sociale, il lavoro di squadra si rivela il migliore. Fare della solidarietà un valore imprenditoriale è il nostro compito e il nostro know-how; mettere in gioco noi stessi e le nostre abilità per promuoverne l’emancipazione è il nostro rischio d’impresa”.