Non giuró a Hitler.

Josef Mayr-Nusser (27.12.1910 - 24.2.1945).
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Il Tirolo meridionale venne annesso all'Italia nel 1919 e, con la istituzione del regime fascista nel 1922, venne messa in atto una violenta azione di italianizzazione forzata a livello scolastico, toponomastico e in tutti gli ambiti della vita pubblica. Nel 1928 venne eretto, a Bolzano, il Monumento fascista della Vittoria, obbrobrio monumentale tristemente presente ancora oggi. La situazione dei sudtirolesi era dunque estremamente dura e l'oppressione fascista raggiunse il suo culmine con la nomina a prefetto per l'Alto Adige di Giuseppe Mastromattei (avvenuta nel 1933), il quale, nel corso degli anni '30, rese ancora piú brutale questa '"opera" di italianizzazione. 

Contemporaneamente, tra il 1933 e il 1934, con la ascesa al potere di Adolf Hitler in Germania, in Sudtirolo venne fondato un movimento nazionalsocialista locale: il Völkischer Kampfring Südtirols (VKS). Il capo di questo movimento era il sudtirolese Peter Hofer che divenne successivamente prefetto a Bolzano nel 1943 in seguito alla costituzione dell'Operazionszone Alpenvorland sotto diretto controllo della Germania nazista. Nel corso degli anni '30 la situazione dei sudtirolesi andó deteriorandosi ulteriormente sia per l'inasprirsi della oppressione fascista da una parte, sia per la massiccia propaganda nazionalsocialista portata avanti dal VKS dall'altra. 

Con l'Anschluss dell'Austria alla Germania avvenuto nel 1938, inizió uno dei capitoli piú drammatici della storia del Sudtirolo. Nel 1939 Germania nazista e Italia fascista si accordarono per le cosiddette "opzioni", imponendo ai sudtirolesi di lingua tedesca di scegliere se restare a casa propria e sotto il regime fascista, e quindi dichiararsi italiani, oppure emigrare nel 3° Reich e dichiararsi tedeschi. Contemporaneamente nel 1939, si costituí l'Andreas Hofer - Bund che era un movimento cattolico, anti-fascista e anti-nazista. I membri dell'Andreas Hofer - Bund sostenevano la necessitá di rimanere in Sudtirolo nonostante la occupazione fascista, e si opponevano fortemente ai nazionalsocialisti del VKS che invece propagandavano massicciamente l'emigrazione verso il 3° Reich. Alla fine optó per la Germania circa l'85% dei sudtirolesi anche se solo una minoranza emigró effettivamente.

Tra i membri dell'Andreas Hofer - Bund vi era anche Josef Mayr-Nusser, cattolico originario di Bolzano. Come molti altri cattolici sudtirolesi, anche lui aveva scelto di rimanere a casa. Dopo l'armistizio del 1943 e con l'arrivo in Sudtirolo della Wehrmacht e delle altre unitá militari del Reich, inizió il reclutamento anche dei "Dableiber". Josef Mayr-Nusser venne assegnato, nel settembre del 1944, ad una unitá di SS. Per entrare a far parte della unitá di SS, era ovviamente necessario esprimere un giuramento di fedeltá ad Adolf Hitler. Questo era per un cattolico inaccettabile e Josef Mayr-Nusser scelse appunto di non pronunciare il giuramento in quanto incompatibile con la fede e con la morale cristiana. Nonostante si tentasse di convincerlo di fare altrimenti, Josef rimase fermamente aderente alla propria posizione, perfettamente cosciente delle conseguenze della propria scelta. Josef Mayr-Nusser venne quindi avviato su un treno merci verso il campo di concentramento di Dachau. Morí durante il viaggio a causa dei maltrattamenti subiti. Era il 24 febbraio del 1945.

https://de.wikipedia.org/wiki/Josef_Mayr-Nusser