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La mobilità: un diritto irrinunciabile

Ci muoviamo sempre di più.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

In un modo o nell’altro, quello della mobilità è un diritto fondamentale che sta in cima alle aspirazioni di ogni persona. Lo sperimentiamo con noi stessi, i nostri amici, le nostre famiglie. Si tratti di qualsivoglia motivazione – migrazione, turismo, studio e lavoro, affetti, evasione – noi viaggiamo sempre di più e per nessun motivo vorremmo rinunciarvi. Potersi muovere fa parte della libertà individuale e della dignità della cittadinanza. È un diritto “incontenibile” ed i regime politici che hanno cercato di concuncarlo sono, prima o poi, finiti male. Per soddisfarlo, accanto alle indispensabili infrastrutture pubbliche, è esplosa la creatività e l’iniziativa dei privati, for profit e non, della condivisione, ecc. È in corso in questi mesi sulle nostre strade, una rivoluzione positiva e silenziosa che ha introdotto nuove forme di trasporto collettivo e condiviso, sempre più economiche e flessibili. Car sharing, bla-bla car, uber, consorzi di piccoli autotrasportatori, minibus per l’est Europa, per gli aeroporti e ultimamente, in crescita esponenziale, linee internazionali di autobus su lunghe distanze e su percorsi nuovi. Il servizio pubblico stenta ad intercettare tutta la crescente nuova domanda e a mantenere prezzi competitivi; il ferro (dei binari) è sempre più insidiato dalla gomma delle strade/autostrade. La mobilità in tutte le sue forme sarà sempre di più banco di prova della politica, anche di quella bolzanina: ferrovie, funivie, strade/autostrade, aeroporti. E i cittadini/utenti/elettori sempre più attenti alla qualità delle risposte. Buon viaggio e buone vacanze a tutti.
(www.albertostenico.it)