Fino a ottobre lotta contro la zanzara tigre
La zanzara tigre è stata notata per la prima volta a Bolzano nel 2010 e anche in riva al Passiriotrova condizioni climatiche ideali per riprodursi. L'Agenzia provinciale per l'ambiente sta costantemente monitorando la popolazione di zanzare utilizzando apposite trappole, collocate in luoghi ombreggiati, preferibilmente nel verde pubblico.
L'amministrazione comunale di Merano più volte l'anno effettua dei trattamenti con dei larvicidi, perchè la zanzara è dannosa per l'ecosistema e può essere veicolo di malattie. In questi giorni vengono trattate per la quarta volta nel 2015 le aree pubbliche, in particolare i pozzetti stradali, le caditoie, i grigliati per la raccolta dell'acqua piovana e i tombini con sostanze che inibiscono lo sviluppo delle larve.
«Per impedire l'accrescimento della popolazione di zanzare tigre - spiega l'assessora Madeleine Rohrer - sono necessari anche piccoli accorgimenti che ogni cittadina e ogni cittadino può facilmente prendere. Questa zanzara depone infatti le uova in piccole raccolte d'acqua nei tronchi degli alberi, nelle ascelle fogliari, negli avvallamenti rocciosi o nei tombini, nei pozzetti, nelle grondaie e altri contenitori di varia natura e grandezza, dimenticati o posizionati all'aperto (bidoni, vasi, annaffiatoi, lattine, vetri, bottiglie, abbeveratoi). Gli pneumatici depositati all'aperto, nei quali si raccoglie l'acqua piovana, si sono rilevati particolarmente attrattivi per la zanzara tigre. In genere le zanzare non si spostano più di poche centinaia di metri dal focolaio larvale. In caso di elevata infestazione è probabile la presenza di focolai nell'immediata vicinanza. Invitiamo quindi la popolazione a evitare fino a ottobre tutti i ristagni di acqua all'aperto, a svuotare regolarmente i bidoni per l'irrigazione e gli abbeveratoi, a svuotare l'acqua stagnante di contenitori sul prato e non nel tombino o nelle caditoie. Solo così possiamo limitare la proliferazione incontrollata della zanzara tigre».