Società | La critica

“Si tratta dei nostri soldi...”

Informatica sanitaria: il consigliere provinciale Paul Köllesperger punta nuovamente il dito contro ASL. “Parte di Saim potrebbe essere acquistata dai trentini”.

Una presa di posizione ‘notturna’ di Paul Köllensperger fa tornare in primo piano la discussa mega operazione messa in campo dalla ASL altoatesina, su spinta del direttore Thomas Schael, per operare un completo rinnovo del sistema informatico sanitario in provincia di Bolzano

Il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle punta in dito nuovamente contro la scelta di ASL (e quindi della Provincia) di tornare ad affidare alla società partecipata Saim (51% di proprietà dell’ASL stessa) l’intero compito di ‘restaurare’ il sistema informatico in uso nel sistema sanitario. 

La 'nuova Saim' - che il consigliere chiama 2.0, ricordando che dalla ASL viene indicata come “soluzione di tutti i problemi che da anni affliggono l’informatica sanitaria" - però pare essere “tutt’altro che in buona salute”.
Questo perché il partner operativo di Saim, e cioè la società privata Insiel Mercato che nello specifico ha il compito di consegnare la nuova cartella sanitaria digitale ai pazienti, si trova - ricorda Köllensperger - “in uno stato di evidente difficoltà, e non solo a causa di una serie di perdite annuali”. 

Il consigliere provinciale del M5S torna quindi a criticare il fatto che ASL abbia snobbato il software trentino TReC che “avrebbe comportato un grande risparmio rispetto ai 70 milioni di investimento previsti per l’intero ‘restauro’ del sistema informatico della Sanità altoatesina”. 
E Köllensperger punta il dito contro la decisione di ASL di affidarsi ancora a Saim, “nonostante il fatto che in 12 anni la ditta non sia nemmeno riuscita a dare il via alla risoluzione dei problemi che si erano creati”. 

Il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle coglie l’occasione per ricordare di aver già segnalato mesi fa che da Trieste, dove si trova la sede societaria di Insiel Mercato, provenivano notizie tutt’altro che tranquillizzanti in merito alle condizioni economiche dell’azienda

Nel febbraio scorso si era parlato di 22 esuberi da gestire e di un ricorso alla Cassa integrazione straordinaria per una settantina di dipendenti su circa 240. Insomma: stato di crisi aziendale dichiarato. E la crisi nei mesi successivi si sarebbe tutt’altro che risolta, tant’è vero che successivamente sulle pagine dei quotidiani del Friuli Venezia Giulia ha cominciato a girare la voce dell’intenzione della casa madre di Insiel Mercato (TBS) di mettere Insiel Mercato sul… mercato

Con una ciliegina sulla torta davvero sorprendente”, segnala Köllensperger concludendo la sua presa di posizione. 

Secondo il consigliere provinciale d’opposizione la vera sorpresa sta nella notizia - rilanciata dal quotidiano triestino Il Piccolo - secondo la quale “la casa madre di Insiel Mercato avrebbe ricevuto una proposta d’acquisto da parte di un’azienda azienda trentina”. Che guarda caso è la GPI, proprio la ditta che ha creato il pluripremiato sistema TReC per la cartella sanitaria digitale, adottato dalla Provincia di Trento con costi molto minori rispetto a quelli sostenuti in passato, nel presente e in futuro dalla Provincia di Bolzano. 

Il commento in merito da parte di Paul Köllensperger è lapidario.

“Eigentlich wärs zum Lachen, wenn's nicht unser Geld wäre.”