Politica | La sentenza

Bocciato, viene promosso dal Tar

Ragazzo al rientro dall'anno all'estero non passa le prove. Per i giudici è stato informato troppo tardi sugli esami e non si è tenuto conto della valutazione della scuola straniera.
  • Studente bolzanino bocciato dalla scuola, è stato ammesso al'anno successivo dal Tar. Nelle ultime settimane i casi simili di cui si è parlato a livello nazionale, arrivando a mettere in discussione la legittimità dell’intromissione dei giudici negli affari scolastici, sono più d’uno. Ma quello di cui si è occupato il tribunale amministrativo di via de’ Medici ha una particolarità: ha visto come protagonista un ragazzo appena rientrato dall’ ‘anno all’estero”. Identità dello studente e della scuola sono giustamente oscurate nella sentenza depositata il 10 ottobre, che è leggibile qui

    Il collegio giudicante, in sostanza, ha ritenuto fondati i rilievi degli avvocati della famiglia. In particolare vi sarebbe stata una violazione  di un articolo della delibera “Valutazione delle alunne e degli alunni delle scuole secondarie di secondo grado della Provincia rientranti dai soggiorni-studio all’estero della durata di un anno scolastico o di parte di esso”), “perché in sede di valutazione per l’ammissione alla classe successiva dell’alunno rientrante dal soggiorno studio annuale all’estero, il Consiglio di classe non ha tenuto conto della valutazione positiva della scuola straniera, né è stato sentito il tutor assegnato allo studente, come previsto dalla norma”. L’alunno la cui famiglia ha fatto ricorso “è stato sottoposto a prova integrativa d’accertamento, oltre che nell’unica materia caratterizzante l’indirizzo della scuola frequentata, come stabilita con decreto dell’intendenza, anche in altre tre materie.  Il ragazzo sarebbe stato informato troppo tardi sui programmi e in quali materie si sarebbero svolte le prove integrative necessarie al proficuo proseguimento del percorso formativo.

    Dopo il ricorso il ragazzo è stato ammesso ante causa alla classe successiva e, osservano i giudici, “nel tempo necessario alla decisione del ricorso, retrocederebbe alla classe precedente, ritardando di un anno, senza possibilità di recupero, il compimento del ciclo formativo”. Il ragazzo viene quindi ammesso provvisoriamente alla classe successiva “sino alla definizione del merito del ricorso”. L’udienza è fissata il 24 luglio 2024, quando l’anno scolastico sarà già terminato.