Cultura | Salto afternoon

Il teatro in una scatola

Il Teatro Cristallo propone un’esperienza teatrale unica, da fruire a casa con il box ideato da Bernard, Cutrì e Beccaro.
Insieme/Zusammen
Foto: Claudia Corrent

I genietti del teatro nostrano colpiscono ancora. Andrea Bernard, Salvatore Cutrì ed Elena Beccaro propongono un’esperienza teatrale ben diversa da quelle a cui siamo abituati: una scatola. La scatola in questione, acquistabile al Teatro Cristallo fino al 23 dicembre e dal 17 al 31 gennaio, è lo scrigno di una performance di teatro sensoriale da portarsi a casa e vivere da soli. Cosa in realtà la scatola contenga resta un mistero, e a meno che non conosciate qualcuno che l’abbia già acquistata vi sarà impossibile strappare qualche informazione in più dai suoi creatori.
Per molti l’argomento sarà famigliare. Questo progetto dal titolo “Insieme/Zusammen” è stato infatti il vincitore della Weigh Station Call 2020, realizzato da questi tre giovani professionisti dello spettacolo (regista, attore e set designer/costumista) in piena pandemia. Naturalmente tanto il formato quanto il contenuto sono chiaramente il frutto delle particolari circostanze in cui abbiamo vissuto per buona parte dell’anno scorso e ad oggi continuano a porre degli interrogativi concreti sull’esperienza che tuttora stiamo attraversando.

 

Salto.bz: Spogliata del palcoscenico, degli attori, le luci ecc. cosa resta del teatro in questa scatola?

A.B., E.B., S.C.: Il teatro è emozione vissuta attraverso degli stimoli che ti vengono trasmessi e la cosa forte è che a teatro succede tutto dal vivo e le emozioni possono essere molto intense. Perché tutto questo accada però non per forza si necessita di uno spazio convenzionale come una sala teatrale.
La nostra idea era partita nel 2020 da una performance in presenza, ma per la pandemia si è dovuto cambiare format e abbiamo tramutato la performance dal vivo in un’esperienza da vivere da soli a casa attraverso una scatola. Ci siamo ispirati al teatro sensoriale che sfrutta l’attivazione dei sensi e della memoria per colpire lo spettatore. Il fruitore del box verrà dunque guidato attraverso un racconto che ascolterà con le cuffie. In questo modo ognuno vivrà l’esperienza singolarmente e lo spazio scenico sarà la propria casa.
L’altra cosa importante del teatro che resta in questa scatola è il fatto che cerchiamo di porci delle domande sull’oggi. L’interrogativo che ci poniamo nella nostra performance, visto il periodo difficile che stiamo vivendo è il seguente: quando abbiamo smesso di vivere insieme? Il lockdown è davvero l’unico momento in cui ci siamo allontanati dagli altri, dagli amici, dai nostri cari, da noi stessi, o ci sono state nella nostra vita situazioni che ci hanno messo in discussione da questo punto di vista?

 

Vi rimpallo la domanda: quando abbiamo smesso di vivere insieme?

È una domanda che abbiamo dovuto porci nel processo di creazione della scatola. Ognuno di noi si richiama a momenti diversi e personali che rispondono a questo interrogativo. Fondamentalmente crediamo che il covid abbia dato un’accelerata a processi che erano già in atto. Ci sono diverse ragioni per cui le persone si allontanano, ogni tanto è semplicemente l’epilogo di rapporti mantenuti solo per comodità o necessità, se non addirittura tossici e inutili. Altre volte ci si allontana inconsciamente o per via di incomprensioni. Cercare una risposta a questa domanda può aiutare a capire che valore dare al vivere insieme, all’essere parte di una società e al rapporto tra individui.

 

Pensate che certi formati nati come reazione al lockdown e all'impossibilità di incontrarsi o andare - in questo caso - a teatro, resteranno validi anche in un regime di "normalità”?

INSIEME|ZUSAMMEN è nata appunto durante il periodo di lockdown ma ha avuto un grande successo e ha portato il Teatro Cristallo a voler ripetere l’esperienza quest’anno, anche se non siamo in una situazione di chiusura totale. Le esperienze di questo tipo possono durare nel tempo se sono state pensate bene. Molti formati sono spariti con la fine del lockdown come ad esempio molti streaming, questo perché la mediazione dello schermo alla lunga può risultare noiosa e non trasmette le stesse emozioni che una performance può dare dal vivo. Per questo noi abbiamo voluto portare a casa della gente un elemento concreto da toccare, esplorare con le proprie mani, e da ascoltare con le cuffie. Senza mediazione dello schermo lo spettatore si mette in gioco in prima persona valorizzando l’esperienza personale. Questo tipo di esperienze sono senza tempo e possono senz’altro diventare una nuova modalità di fruizione dello spettacolo.

 

Potete darci una piccola anticipazione su cosa troveremo nella scatola?

Preferiamo non svelare il contenuto proprio per lasciare la curiosità e l’emozione di vivere il tutto sul momento. Come una prima volta.