Manifestanti, procedimento archiviato

Avevano manifestato il loro deciso dissenso lo scorso 5 maggio in piazza Matteotti contro il leader della Lega Nord Matteo Salvini arrivato a Bolzano, in pompa magna, per sostenere la campagna elettorale dell’ex candidato sindaco del Carroccio Carlo Vettori che riuscì a far entrare in consiglio comunale cinque dei suoi. Ora il procedimento a carico di diciotto fra militanti di sinistra e cittadini - che si erano scontrati con alcuni esponenti di Casapound fra cui l’ex consigliere comunale Andrea Bonazza, ma anche con i consiglieri di circoscrizione Sandro Trigolo, Davide Brancalion e Mirko Gasperi - è stato archiviato dal gip Emilio Schönsberg. Sono dunque venute a cadere tutte le ipotesi d’accusa, inclusa quella di manifestazione non autorizzata, l’unica rimasta fino a questo momento ancora in piedi.
Lieti del risultato raggiunto l’avvocato difensore Roberto Mangogna e i diretti interessati fra cui Andrea Maffei, considerato il promotore della manifestazione per aver inviato un sms agli altri indagati e scritto su Facebook le coordinate dell’appuntamento; Olfa Sassi (Sinistra), e Lorenzo Vianini, capolista di Rifondazione, che commenta: “Non fu manifestazione non autorizzata, ma semplice ritrovo in Piazza Matteotti di chi pensa che le idee di Salvini non possano trovare spazio lì, né altrove a Bolzano”. “Alla fine è risultato con evidenza come non vi fosse prova che il gruppo si fosse organizzato per incontrarsi e contestare di proposito Salvini, né che qualcuno di loro avesse promosso in prima persona questo incontro - conferma al Corriere dell’Alto Adige Mangogna -, siamo soddisfatti per la linea della Procura, dal momento che le accuse mosse erano del tutto insostenibili”.