TTIP, dov’è la trasparenza?

Si torna a discutere di TTIP ovvero del trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico, il cui intento dichiarato è quello di “abbattere dazi e dogane tra Europa e Stati Uniti rendendo il commercio più fluido e penetrante tra le due sponde dell’oceano”. Il parlamento italiano e il governo hanno il dovere di intervenire affinché il parlamento europeo sia costantemente informato sull’andamento del negoziato fra l’Unione europea e gli Stati Uniti per la definizione del TTIP, attraverso il quale devono essere tutelate l'agricoltura e la zootecnia di montagna, mantenuti gli standard europei di sicurezza dei prodotti, della salute, dell’ambiente e quelli di tutela degli investimenti. Deve essere garantito, inoltre, che il meccanismo di arbitrato (Investor-State Dispute Settlement) non influisca sulle competenze legislative del parlamento europeo e dei suoi Stati membri. Questo il contenuto del voto proposto dal consigliere regionale Paul Köllensperger (Movimento 5 Stelle) e presentato insieme ai colleghi Filippo Degasperi (M5s), Ulli Mair e Pius Leitner (Freiheitlichen), Andreas Pöder (BürgerUnion), Hans Heiss, Brigitte Foppa e Riccardo Dello Sbarba (Verdi), Bernhard Zimmerhofer (Südtiroler Freiheit) e Elena Artioli (Team Autonomie), ieri (13 aprile) in consiglio regionale.
“Sul TTIP mancano trasparenza e garanzie - ha affermato Köllensperger -, dietro la facciata di un generico miglioramento delle relazioni commerciali tra Usa e Ue, si celano diversi possibili pericoli. La possibilità di trovarci nel piatto alimenti con Ogm si fa molto più concreta, inoltre vi è il rischio di un livellamento verso il basso degli standard sociali, lavorativi e ambientali e che perfino gli standard europei in materia di tutela della privacy non vengano più rispettati. Vi ricordate lo scandalo delle intercettazioni NSA?”. Per Heiss e Zimmerhofer il TTIP è un rischio per l’economia del territorio altoatesino. “Quello che manca è la trasparenza. Noi non conosciamo il contenuto dell’accordo”, ha fatto eco Pius Leitner, “siamo a favore di un mercato libero, ma le condizioni devono essere le stesse per tutti”, è l’opinione di Dieter Steger (Svp). Interviene, fra gli altri, anche Rodolfo Borga (Civica trentina) che, dopo aver ricordato come in Italia si parli della necessità di mantenere riservato l’accordo mentre in Germania ci sono manifestazioni di massa contro questo accordo, ha chiesto al primo firmatario di integrare il voto inserendo un punto: sia la Corte di Giustizia europea a controllare che non vi siano violazioni dei principi all’interno del trattato. Accolta la richiesta emendativa da parte di Köllensperger, l’aula ha poi espresso parere favorevole sul voto con 48 sì e 1 astenuto.