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Violenza di genere, 135 casi nel 2015

I dati parlano di un leggero calo rispetto agli anni precedenti. Sempre più diffusi i maltrattamenti psicologici seguiti da quelli fisici ed economici.

Chi sono e quante sono le donne vittime di maltrattamenti in Alto Adige? A fare il punto sulla situazione la "Rete contro la violenza di genere" composta da servizi e istituzioni socio-sanitarie, giudiziarie, delle forze dell'ordine e del privato sociale, che si è riunita oggi, 14 aprile, in municipio a Bolzano. Secondo i dati gli autori della violenza sono, nella maggior parte dei casi i partner attuali (48%) o gli ex (25%). Tra le forme di violenza è quella psicologica la più diffusa, soprattutto in ambito domestico, con caratteristiche di ripetitività e durata, ma la meno denunciata. La violenza fisica è seconda per importanza, quella economica si manifesta all'interno della famiglia coniugale, che a Bolzano colpisce in misura superiore alla media le donne straniere, le quali esprimono diverse serie difficoltà, tra cui quella della denuncia. I maltrattamenti sessuali sono riportati soprattutto da donne giovani, straniere ed italiane, e sono caratteristica delle forme di sfruttamento sessuale, assieme alla violenza economica.

Qualche dato
Nel 2015 le donne che si sono rivolte direttamente a uno servizi della Rete sono state 135, registrando una leggera flessione rispetto agli anni precedenti (54 nel 2014, 155 nel 2013 e 145 nel 2012). Il Centro d'ascolto antiviolenza gestito dall'associazione Gea si conferma il principale punto di riferimento per le persone che chiedono aiuto. Il numero dei casi seguiti, dopo una sostanziale stabilità negli anni, nel 2015 segna una lieve regressione con 63 ingressi, mentre in termini percentuali resta sui livelli del 2014 (46,7%), La Strada-Der Weg che, attraverso i diversi progetti della Comunità socio-pedagogica integrata "St. Clara", del Progetto Giovani Madri, del Centro il Germoglio e del progetto Alba, nel corso dell'anno ha accolto complessivamente 23 donne, pari al 20,7% del totale. Il presidio di pubblica sicurezza della Questura, in particolare della Squadra Mobile, mantiene il ruolo importante conquistato fin dal 2013 con 26 accessi nel 2015, pari al 19,3 % del totale dei casi. 9 invece le persone accolte dal CSM-Centro di Salute Mentale (6,7%) in netta diminuzione rispetto al 2013 e 2014, dove in termini percentuale pesavano rispettivamente per il 13,3% e il 12,4%. Gli ingressi rilevati dalla Casa Alloggi Protetti, il secondo servizio specializzato nel sostegno alle donne che subiscono violenza presente in città, contano 5 donne, pari al 3,7% del totale. I numeri dell'unico consultorio famigliare che ha segnalato donne i situazioni di violenza, il consultorio Mesocops, certificano 4 casi (3%).

Chi sono le vittime
Si tratta perlopiù di donne coniugate di istruzione medio - bassa (48% licenza media, 31% diploma). Le nubili rappresentano circa un terzo delle utenti (31%), una su quattro è invece separata divorziata o vedova (24%); le donne sotto i 30 anni rappresentano il 36%, mentre le più mature sono in minoranza (18%). Fra le vittime anche persone che provengono dai paesi dell'Europa centrale e orientale (22%), mentre le donne di origine africana si attestano al 13% del totale delle utenti. La Rete conferma di essere un servizio cui sostanzialmente si rivolgono donne che vivono nel territorio comunale (95,5%), ma cresce progressivamente la presenza di utenti che non risiedono a Bolzano (4,5% nel 2015). Si osserva un lieve aumento di persone che dichiarano problemi linguistici (da mettere in relazione all'aumento di utenti straniere) pari a circa il 10% delle donne in contatto con i servizi di rete, mentre si comprime la quota di coloro che percepiscono vincoli di autonomia nel movimento sul territorio, che passano dal 9,7% del 2014 all'8% nel 2015.

Le forme di violenza
La violenza domestica, pur restando largamente predominante, si ridimensiona nel 2015 al 77% del totale delle risposte, in regressione rispetto al 2013 e al 2014; lo stalking registra una frequenza pari all'11%, attestandosi sui livelli registrati nel 2014. Le aggressioni occasionali sono in lieve crescita, e restano stabili i casi di violenza legati alla tratta e allo sfruttamento sessuale. La violenza domestica si esplicita soprattutto attraverso atti di violenza psicologica, fisica ed economica. La violenza psicologica (nelle sue diverse manifestazioni) continua a essere la modalità più pervasiva e frequente tra quelle registrate nel 2015: sono 101 le segnalazioni rilevate, corrispondenti al 38,5% delle donne (su un totale di 135) che si sono rivolte a uno dei servizi di rete e all'80,2% di tutte le risposte ottenute (262). Al secondo posto della graduatoria delle forme di violenza rilevate c'è la violenza fisica, 28,6%, 75 segnalazioni, corrispondenti al 59,5% delle risposte ottenute. Anche questo tipo di violenza presenta caratteristiche di ripetitività e combinazione con altre forme di violenza. Tra le forme di violenza con carattere ripetuto e pervasivo possiamo includere la violenza economica che a Bolzano si situa al terzo posto nella graduatoria 2015, con 33 segnalazioni, pari al 12,6% delle forme complessive di violenza denunciate dalle donne accolte. Per quanto riguarda la violenza sessuale nel 2015 a Bolzano sono stati registrati 28 episodi, che corrispondono a circa l'11% dei casi. A Bolzano nell'ultimo anno la percentuale di donne che si sono rivolte a uno dei servizi della rete per aver subito stalking è pari al 6,5%.

Quante le denunce?
Due donne su cinque tra quelle accolte dai servizi della rete di Bolzano hanno inoltrato una denuncia relativa alla violenza subita (40%). Si registra una maggiore attitudine a sporgere denuncia delle vittime di violenza fisica e sessuale e stalking, mentre maggiori difficoltà emergono per le denunce per violenza economica e soprattutto psicologica. Sono infine aumentate rispetto al 2014 le segnalazioni alla Procura presso il Tribunale ordinario, mentre diminuiscono di 2 punti percentuali quelle al Tribunale per i Minori.