La Festa non si vende

Eppur non si muove. Resta ancora acceso il dibattito fra chi sostiene il “sempre aperto” di negozi e centri commerciali e chi vorrebbe regolamentare la chiusura delle saracinesche durante le festività. E dunque, in occasione di domani (16 aprile), giorno di Pasqua e del lunedì di Pasquetta - nonché del prossimo 25 aprile e del 1° maggio - la Filcams Cgil, da sempre contraria alla totale liberalizzazione degli orari e delle aperture nel commercio, riaccende i riflettori sulla spinosa questione. “Il commercio non è un servizio essenziale paragonabile, come molti fanno, agli infermieri, vigili del fuoco o altro - osserva Antonella Costanzo, della Filcams Cgil -, così come non è vero che tutti i paesi europei sono sempre aperti nei giorni festivi. Le aperture indiscriminate non hanno, come molti auspicavano, né aumentato i consumi né l’occupazione. Lo dimostrano le tante procedure di licenziamento collettivo aperte da diverse aziende della Grande Distribuzione Organizzata”.
La sindacalista ricorda che dal 2015 un disegno di legge per regolamentare le aperture nei giorni di festa è fermo al Senato e non è ancora stato approvato. “A 5 anni dal Decreto Monti, che ha dato il via al sempre aperto, non c’è stato nessun miglioramento economico che ha portato il paese fuori dalla crisi, né aumento di posti di lavoro che ha migliorato le percentuali dell’occupazione, invece è molto più evidente come la risposta alla crisi dei consumi e alla liberalizzazione, da parte delle imprese, ha prodotto effetti negativi sui temi dell'organizzazione del lavoro, gli orari, i turni, le flessibilità dei tempi di lavoro”, così Costanzo.
“Come Filcams riteniamo ormai indispensabile intervenire sulla normativa nazionale per far si che possa essere definita una programmazione annuale delle aperture, per tener conto della conciliazione dei temi di vita e lavoro dei dipendenti del commercio e per rispettare le festività civili e religiose del nostro paese. Ma serve anche una legge provinciale che regoli la materia. Unitariamente alle altre sigle sindacali, nelle scorse settimane, abbiamo incontrato gli Assessori Olivi e Stocker per chiedere una legislazione, in materia, alle due Province”. La Segretaria della Filcams Cgil precisa infine che “il lavoro nelle giornate festive è assolutamente volontario. Lavoratrici e lavoratori del commercio possono, con una semplice dichiarazione sottoscritta, comunicare alla propria azienda la non disponibilità al lavoro in tali giornate festive”. Postilla: prosegue, con una nuova veste grafica, la Campagna di informazione La Festa Non Si vende, che sarà diffusa nei prossimi giorni tramite i social network.