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Bolzano allenta

Autorizzati gli spostamenti a piedi, nel capoluogo il limite passa da 200 a 400 metri. Riaprono librerie e cartolerie, meno vincoli anche per alcune aziende.
Bolzano
Foto: Othmar Seehauser

È la numero 20 l’ordinanza che sancisce in provincia di Bolzano l’allentamento delle disposizioni restrittive contro il coronavirus “senza però incrementarne il rischio di diffusione”, sottolinea il presidente Arno Kompatscher. “Abbiamo sfruttato l’esistente margine di manovra a nostra disposizione e adeguato il più possibile le misure nazionali alla specifica situazione dell’Alto Adige”, così Kompatscher firmando ieri sera, 13 aprile, il documento che recepisce l’ultimo decreto del premier Giuseppe Conte. Le novità principali introdotte dal governatore riguardano gli spostamenti che dalla propria abitazione saranno sempre autorizzati purché a piedi e fermo restando il necessario distanziamento sociale: almeno tre metri fra le persone e resta l’obbligo di indossare la mascherina per evitare così ogni eventuale possibilità di contagio. Da oggi, inoltre, sono permessi gli spostamenti all’interno del territorio provinciale per fare visita al proprio compagno e/o ai propri figli.

Dal canto suo il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi ha già annunciato che emanerà quest’oggi una ordinanza specificando che l’attività motoria potrà essere effettuata “nel rispetto della distanza di 400 metri dalla propria abitazione (rispetto ai 200 metri precedenti), per alleggerire la pressione e favorire la salute psicologica della popolazione, dando fiducia all'auto-responsabilità dei cittadini”. 

 

Timida ripresa

 

Cade la limitazione di 5 dipendenti per quelle aziende che avevano potuto portare avanti la propria attività nonostante le restrizioni: le imprese che hanno un codice ATECO fra quelli autorizzati a proseguire l'attività possono ora lavorare senza limitazioni sul numero di dipendenti. Non solo: le attività lavorative che possono essere portate avanti individualmente o insieme a collaboratori che condividono la medesima abitazione possono ripartire (l’autorizzazione riguardava finora “le attività di preparazione”), purché si continui a evitare il contatto con la clientela. Riaprono anche librerie, negozi di cartoleria, e di abbigliamento per bambini, così come previsto a livello nazionale. 

 

Disciplina

 

Le nuove disposizioni, afferma Kompatscher, rappresentano “un piccolo, circospetto passo” verso la ripartenza, “la maggioranza della popolazione altoatesina si è comportata sinora in modo eccezionale”. Le misure approvate, tuttavia, “non sono assolutamente un liberi tutti - spiega il Landeshauptmann -. Anzi, occorre continuare a mantenersi disciplinati: solo se continuiamo ad attenerci alle regole evitando ogni possibile occasione di contagio, possiamo porre le basi epidemiologiche per il prossimo, grande passo ossia la vera e propria ripresa delle attività sociali ed economiche. Continuerò a chiedere al governo - riferisce infine il governatore - il potere di definire a livello regionale le strategie e le tempistiche per la ripartenza”.

 

Il bollettino - update

 

Nelle ultime 24 ore sono stati esaminati 300 tamponi, 35 dei quali sono risultati positivi al coronavirus. In Alto Adige il numero complessivo delle persone positive al test, dunque, si attesta a 2.180. In tutto fra ospedali, cliniche private e il centro di Colle Isarco sono ricoverati 204 pazienti affetti da Covid-19. Altre 68 persone assistite dall’Azienda sanitaria sono casi sospetti. Cala il numero delle persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva: ad oggi sono 26, a cui si aggiungono gli 8 pazienti ricoverati in Austria e in Germania. Il numero dei decessi legati a Covid-19 negli ospedali è di 135 persone. Il numero dei decessi nelle case di riposo fino a questa mattina, 14 aprile, è di 82 persone. Sono quindi complessivamente 217 le persone decedute in Alto Adige a causa del virus. 3.063 persone attualmente si trovano in quarantena obbligatoria o in isolamento domiciliare. Gli operatori dell’Azienda sanitaria positivi al test del coronavirus sono 216, oltre a 11 medici di medicina generale e 2 pediatri di libera scelta. Sono 386 le persone guarite. A queste si aggiungono 166 persone che avevano un test dall’esito incerto o poco chiaro e che in seguito sono risultate per due volte negative al test, comunica la Asl. Il numero complessivo dei guariti fra sicuri e sospetti si attesta a 552 (+15).