Economia | Dichiarazione 730

I numeri delle detrazioni

Breve guida alle principali detrazioni del 730.
Dichiarazione dei redditi
Foto: Michael Jarmoluk/ pixabay
  • Nella liquidazione dell’IRPEF a giocare un ruolo importante sono gli oneri: le spese sostenute dal contribuente che danno diritto a benefici fiscali, espressi in oneri detraibili dall’imposta o oneri deducibili dal reddito. 

  • I principali oneri deducibili

    La deduzione per la prima casa: la rendita della casa di abitazione viene generalmente dedotta dal reddito complessivo.

    Contributi versati a fondi di previdenza complementare: nel caso di somme versate nei fondi pensione la somma è detraibile, se il prelievo venga effettuato tramite busta paga è lo stesso datore di lavoro ad effettuare la deduzione, in caso di altri versamenti, invece, la deduzione avviene tramite dichiarazione dei redditi. Il limite massimo  della cifra che concorre alla deduzione è di 5164,57€.

    Erogazioni liberali: è prevista la deduzione nel caso di somme versate ad ONG, centri di ricerca riconosciuti ed ad alcune istituzioni religiose. 

    Assegno di mantenimento: il coniuge che versa un assegno di mantenimento all’ex partner può dedurre le somme versate (non nel caso di assegno di mantenimento per i figli). 

    Contributi previdenziali: possono essere dedotti i contributi versati all’INPS, come nel caso di quelli pagati per colf e badanti. 

    Per l'anno d'imposta 2024, la scelta dell'esecutivo è ricaduta su un calcolo tendenzialmente meno favorevole delle detrazioni, con la decisione di applicare una riduzione delle detrazioni per chi ha un reddito superiore ai 50.000 €. Tali detrazioni si dividono in: 

    Detrazioni per lavoro dipendente: Per il 2024 la detrazione per lavoro dipendente è passata da 1.800 a 1.955 euro.

    Detrazioni per carichi di famiglia: per rimanere a carico i coniugi, i figli di età superiore ai 24 anni e gli altri familiari (come genitori, fratelli, sorelle) devono possedere un reddito complessivo inferiore ai 2.840,51€ annui, mentre, nel caso di figli fino a 24 anni d’età, la soglia del reddito non deve superare i 4.000€ annui. 

  • Le detrazioni più comuni derivanti da oneri

    Una materia complessa: Le principali detrazioni del 730 Foto: CAAF nordest

    Spese sanitarie: superata la franchigia di 129,11€ è possibile detrarre spese per dispositivi medici, farmaci e visite specialistiche, in quest’ultimo caso, per essere detratti, i pagamenti devono avvenire con metodo tracciabile, e lo specialista deve praticare una professione iscritta tra quelle sanitarie, ad oggi, per esempio, non è ancora possibile detrarre le visite dall’osteopata. Si recupera il 19% della spesa sanitaria complessiva.

    Spese veterinarie: Se avvengono con pagamento tracciabile e si supera la franchigia di 129,11€ è possibile detrarre fino alla somma di 550 €, recuperando il 19%.

    Spese scolastiche: Dalle scuole materne fino alle superiori si può recuperare il 19% di una somma massima di 800€ per figlio, relativa a spese per mensa, gite o contributi scolastici.

    Spese universitarie: è possibile recuperare il 19% delle tasse universitarie pagate, le sanzioni per eventuali pagamenti in ritardo non sono detraibili.

    Spese sportive: per i figli dai 5 ai 18 anni che frequentano un corso presso associazioni sportive dilettantistiche è possibile recuperare il 19% su una spesa massima di 210€. 

    Spese per canoni da fuorisede: si recupera il 19% su una spesa massima di 2633€ in caso di affitto registrato con regolare contratto e pagato con metodo tracciabile.

    Spese per polizze assicurative: è possibile recuperare il 19%, su una spesa massima di 530 euro per le assicurazioni che prevedono il rischio di morte o di invalidità permanente o di 1.291,14 euro (al netto dei premi per le assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente) per quelle che coprono il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana. Il pagamento deve avvenire con metodo tracciabile, ma solitamente è la compagnia di assicurazione a fornire la carta riepilogativa. 

    Spese per bonus casa o bonus energetici: Sono le spese relative agli interventi edilizi sugli immobili ad uso abitativo, per rendere più efficienti gli edifici dal punto di vista energetico, sismico o di sicurezza. Le percentuali variano, e possono essere del 50, 65 o 75% a seconda del tipo di intervento, recuperabili in 10 anni. La maggior parte del dibattito politico sulle detrazioni si è concentrato proprio su questo tipo di bonus, anche a causa dell’ingente dispendio di risorse dovuto al bonus 110%, ormai cancellato. Molte novità sono entrate in vigore per l’anno d'imposta 2025, mentre si parla di ulteriori riduzioni per l’anno 2026. La conferma definitiva si avrà con la finanziaria di fine anno, intanto per questa dichiarazione dei redditi (anno d’imposta 2024) il tetto del bonus mobili collegato al bonus casa è stato ridotto da 8.000 a 5.000 euro, mantenendo un recupero del 50% in 10 anni. 

    Il recupero su più annualità rappresenta un’agevolazione per i redditi più bassi, i quali versano una parte minore di imposte: è possibile, infatti, recuperare fino all’intera IRPEF versata, ma non una somma ulteriore. Se, ad esempio, si versa un totale IRPEF di 1.000€ e si ha diritto ad una detrazione di 2.000, verranno recuperi solamente i 1.000€ pagati, mentre si perderà la somma restante. Il rimborso può essere erogato direttamente in busta paga, comunicando i dati del datore di lavoro, o nel conto corrente, indicando il proprio IBAN nella sezione apposita, in questo ultimo caso, l'erogazione avverrà con tempistiche più lunghe rispetto alla liquidazione tramite stipendio.