Ambiente | Mobilità alternativa fra desideri, alternative non considerate e realtà

(1) Green Mobility: fra iniziative promozionali e informazione un po’ claudicante

Si sono moltiplicate le azioni di p.r. per la mobilità ecologica private e pubbliche anche se le defaillance informative e strategiche sono state e sono assai evidenti.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Probabilmente mi giocherò qualche “punto simpatia” fra i colleghi giornalisti, ma vedo iniziative e commenti giusto un po’ monotematici e senza approfondimenti.

Incominciamo dall’iniziativa della Provincia E-Drive Day tenutosi sabato 11 giugno. Certamente coerente con la mobilità elettrica, solo che la Provincia ha del tutto abbandonato le mobilità a gas (metano e gpl) (se mai l'ha promossa, forse solo a fine dello scorso decennio). La e-mobility, complice anche il drammatico e inatteso calo dei prezzi petroliferi, sta arrancando, al di là di tanti dati statistici usati in modo… allegro utilizzando spesso solo le percentuali quando poi i numeri sono alquanto modesti nonostante tante manifestazioni, articoloni e via discorrendo degli ultimi anni, letteralmente sbriciolati da una realtà che, di fatto, non è partita come ci si attendeva. La riprova viene dal numero di auto circolanti EV che era e rischia di rimanere assai modesto (tacendo delle FCEV - a idrogeno - praticamente inesistenti). Insomma, bisognerebbe analizzare cosa impedisce la diffusione in massa delle EV ma non lo si fa, almeno così appare limitandosi ad azioni di p.r. che lasciano il tempo che trovano. Tra l’altro prendo atto che le voci "dissidenti" (al di fuori delle lettere ai giornali) non hanno mai spazio sui media tradizionali, ma tant’è.

Scambiare un’auto ibrida plug-in per un’auto a idrogeno e il fanta-distributore H2 di Brunico mentre non c’è più il gpl e nel 2017 chiuderà pure il metano

Provate ora a leggere la didascalia della foto in cui è raffigurata la Bmw i8 (didascalia che non c’è nell’articolo disponibile online). Ogni appassionato di motori sa che si tratta di un’auto con motore a tre cilindri a benzina con un pacco di batterie e ricarica plug-in. Ebbene, è stata confusa per un’auto a idrogeno e sarebbe curioso sapere come si è arrivati a quest’informazione errata. Da lì si parte a ragionare su di un distributore d’idrogeno a Brunico (se ne parla da tempo…), ma non si dice che potrebbe costare circa da 800mila a 1 milione di Euro (per la cronaca, con tale cifra si finanziano da 3 a 4 distributori di metano). Un po' mi ricorda la vicenda di cui ho parlato di recente sulla confusione fra metano e gpl, leggasi approfondimento qui a destra.

La didascalia dove si legge che a Vadena ci sarebbe stata una Bmw i8 a idrogeno, invece...

Nel frattempo, ironia del destino, da qualche tempo i “normali” automobilisti non possono rifornirsi di gpl mentre il distributore di metano a Stegona pare voglia chiudere la colonnina appena scaduti i dieci anni dall’erogazione del contributo provinciale. Di questo NON si parla, curioso, eh?

Gruppo di lavoro sulla “green mobility”: dov’è finito e quali le conclusioni dei lavori?

Non sto ad elencare le ben note grosse problematiche della e-mobility che neanche le azioni di p.r. possono nascondere e mi rifaccio ad un altro mio intervento. A proposito di Provincia, che ne è del gruppo di lavoro sulla “green mobiliy” insediato in Provincia il 6 ottobre 2015 e che doveva terminare il proprio lavoro in sei mesi, quindi ad inizio aprile 2016? Non s’è saputo più nulla...

Peraltro ho preso contatto con tale gruppo di lavoro e le risposte sono state piuttosto disarmanti, almeno per me che da sempre contesta un atteggiamento troppo piegato verso un solo lato della mobilità alternativa. In poche parole, chi ha ucciso la mobilità a gas in provincia? Una domanda che ho posto da tempo a cui nessuno vuole evidentemente rispondere visto che contraddice quanto affermato dall’ex Landeshauptmann nel 2005.

Il terzo pilastro mancante della mobilità alternativa in provincia di Bolzano: chi non l’ha voluto?

Eppure al convegno Klimamobility proprio in  un intervento incentrato sulla mobilità elettrica di Michael Ruprecht della “Landesagentur für Elektromobilität und Brennstoffzellentechnologie Baden-Württemberg” risulta che c’è anche il terzo pilastro della mobiltà alternativa (riferito a quella del biometano che qui da noi, piccola annotazione a margine, manco è stata presa in considerazione anche se ne sono stato deriso quando cominciai a parlarne cinque anni fa, chiedere oggi per cortesia cosa stanno facendo, ad esempio, in Germania, Francia, paesi scandinavi), come si può vedere dalla slide qui sotto. Chi quindi in Provincia ha letteralmente “cannato” la strategia della mobilità alternativa in Provincia di Bolzano?

Accanto ad elettricità e idrogeno, quali energie rinnovabili per la mobilità, risulta anche il metano/biometano ma qui in Alto Adige pare che non lo si sappia...


A breve, con un altro articolo, prenderò in considerazione un paio di altre manifestazioni legate alla mobilità alternativa tenutesi nello scorso fine settimana.