Books | salto books

Tre vite che si intrecciano

Un breve estratto di "Tra noi uomini", il romanzo di Marco Pontoni che sarà presentato venerdì 16 a Bolzano.
Marco Pontoni
Foto: Marco Pontoni

(…) Finì con Andrea a spalmare la Nivea sul naso del padre, un gesto adulto, mentre Antonio si schermiva sghignazzando.

Quanto era difficile, essere figlio di un padre così? Cosa poteva fare, un figlio, per superarlo? Darsi anche lui al ballo, all’arte? Bloccare gli ingressi della scuola? Ucciderlo?

Per quanto scarsa fosse la mia esperienza del mondo adulto, come ospite mi resi conto subito che con Antonio non ci si limitava a passare il tempo. Con lui bisognava stare in guardia.

Era acuto, veloce. Versava il vino, poi piroettava per la stanza, e all’improvviso si fermava, come se gli fosse venuta in mente un’idea. Andava di là, da qualche parte in camera, riemergeva con un libro sul Blaue Reiter, che aveva un tenue legame con quanto stavamo discutendo. Si sedeva, lo apriva sulle ginocchia.

Puntava il dito: “Ecco, guardate. Ecco qua”.

Quella sera mi riempii avidamente gli occhi. Mi domandavo quando avrei potuto varcare ancora la soglia del sancta sanctorum di Andrea. Sembrava che da anni nessuno si prendesse la briga di comprare niente o di fare il minimo cambiamento. I lampadari, le finestre con gli infissi in legno, lo stucco bianco che si sfogliava, come pelle morta. Tutto era al tempo stesso vecchio e nuovo. E quindi, in definitiva, vintage.

Mi dissi che era questo il segreto che Andrea aveva voluto preservare. Mi dissi che Antonio era il tipo di persona che spendeva tutto per alimentare le sue passioni, tutto fino alle ultime cento lire, che per lui la famiglia era solo un pubblico. Mi dissi che aveva tenuto delle storie in serbo per una eventuale prossima volta, che non si era già giocato tutto il repertorio. Mi resi conto che era pericoloso.

E che mi sarebbe piaciuto rivederlo.