Sport | Calcio/Il mister

Morini nella serie A di San Marino

Per il tecnico di origine umbra, accordo di un anno con il Faetano, che milita nel massimo campionato della piccola Repubblica. "Avevo bisogno di nuovi stimoli"
Patrizio Morini
Foto: Screenshot RTTR
  • E’ uno dei più vincenti allenatori in ambito regionale e nella prossima stagione, cercherà di regalarsi nuovi successi all’estero, per la precisione a San Marino, sulla panchina del Faetano, formazione che milita in serie A. Patrizio Morini, dopo la separazione con il Brixen nel dicembre scorso, torna in pista scegliendo una strada insolita, che potrebbe però portarlo a giocare i preliminari di Champions o Europa League.

    SALTO: Morini, come è nata la possibilità di andare ad allenare nella serie A di San Marino?

    Patrizio Morini: Mi ha chiamato un procuratore spiegandomi che c’era questa opportunità. L’ho valutata e poi sono andato quattro volte a parlare con il presidente e abbiamo stilato un programma. Personalmente ero alla ricerca di qualcosa che mi desse nuovi stimoli: con Eccellenza e serie D mi ero un po’ stufato.

    Come funziona il campionato lì?

    E’ a 16 squadre con playoff. Chi lo vince si qualifica per i preliminari di Champions League, la seconda e la terza a quelli di Europa League mentre chi centra la Coppa Nazionale (denominata Coppa Titano nda), disputa i preliminari di Conference.

     

    Il livello a San Marino? Le prime possiamo paragonarle a squadra di serie D italiane, le altre di una buona Eccellenza

     

    Come si è classificato il Faetano la scorsa stagione?

    E’ arrivato decimo, ha fatto i preplayoff, e poi nei playoff è uscito al primo turno.

    Qual è il livello della serie A di San Marino?

    Mi sono informato, ho visto delle partite, non è un salto nel buio quello che ho fatto: le prime possiamo paragonarle a squadra di serie D italiane, le altre di una buona Eccellenza.

  • Come sono le strutture?

    Le strutture sono tutte di proprietà della Federazione che le mette a disposizione delle squadre. Ci sono cinque campi sui quali si disputano le partite, tre il sabato e cinque la domenica. E’ una nazione piccola (è grande poco più di Bolzano ma con circa un terzo degli abitanti), ma la Federazione ha la stessa importanza delle altre a livello di Uefa e Fifa.

     

    Il sogno è arrivare tra le prime quattro per partecipare alle Coppe. L’obiettivo è però entrare nei playoff e fare in generale meglio di quanto fatto lo scorso anno.

     

    Ha scelto di portare con sé giocatori e collaboratori della nostra regione?

    Quattro giocatori hanno già giocato nei nostri campionati a livello regionale e cioè: Benjamin Ukaj, kosovaro, esterno alto, ultima stagione a Stegona, con esperienze anche nei tornei professionistici del suo Paese; Nue Nreca, anch’egli kosovaro, terzino sinistro la scorsa stagione per qualche mese in forza allo Stegona. Poi l’attaccante francese Alexandre Kore che ha vestito le maglie di San Giorgio e Brixen e infine il centrocampista ex Benacense Luca Bertoldi. Per quanto concerne i collaboratori ho preferito affidarmi a qualcuno del posto, gente competente che conosce squadre e giocatori.

    Qual è l’obiettivo?

    Il sogno arrivare tra le prime quattro per partecipare alle Coppe. L’obiettivo è però entrare nei playoff e fare in generale meglio di quanto fatto lo scorso anno.

    Lei vivrà a San Marino?

    Non è consentito vivere a San Marino per una persona che non ha la residenza: come per gli altri giocatori che vengono da fuori, staremo a Rimini.

    I giocatori sono professionisti?

    La rosa è composta da 25 giocatori, 17 giocatori non sono del posto e giocano solo a calcio gli altri 8 sono di San Marino: oltre al calcio, studiano o lavorano.

    Quando inizierete con la preparazione?

    Il campionato inizia un po’ più tardi rispetto a quello italiano, anche se non sappiamo ancora quando esattamente. Noi con la preparazione cominciamo il 4 agosto e andremo avanti con allenamenti giornalieri fino a quando si giocherà la prima giornata

    Per lei una nuova esperienza dopo quella non troppo positiva con il Brixen

    Quella è stata un’esperienza più che positiva, anche se poi ho litigato con la società e me ne sono andato. Ma ho vinto la Coppa Italia regionale lasciando la squadra a metà classifica. E l’anno prima ho vinto la Promozione da imbattuto e con 21 punti di vantaggio sulla seconda: se il rapporto si è interrotto prima della fine è un dettaglio alla fine contano i risultati